Ilaria Minucci La Rete ferroviaria italiana (Rfi) è intervenuta in merito al terribile incidente ferroviario che si è consumato a Brandizzo e che è costato la vita a cinque operai.
Incidente ferroviario a Brandizzo, interviene Rfi
”Sarebbero dovuti iniziare soltanto dopo il passaggio” del convoglio i lavori sui binari del treno che ha investito e ucciso cinque operai. A riferire quanto previsto dalla procedura è stata Rfi, scrivendo sul quotidiano online Fs news. ”Per quanto riguarda la velocità del treno investitore, le condizioni della linea gli consentivano in quel tratto di raggiungere una velocità massima di 160 km/h”, ha precisato la società.
Rete ferroviaria italiana, inoltre, ha spiegato che è ”sotto indagine il rispetto della procedura di sicurezza vigente” e che gli interventi di manutenzione analoghi a quelli previsti a Brandizzo – che riguardavano il cosiddetto armamento (binari, traverse, massicciata) – sono affidati ”anche a imprese esterne qualificate e certificate, e si eseguono come previsto in assenza di circolazione dei treni”.
Il cordoglio alle famiglie delle vittime
“Il cantiere può essere attivato, quindi, soltanto dopo che il responsabile della squadra operativa del cantiere, in questo caso dell’impresa, ha ricevuto il nulla osta formale a operare, in esito all’interruzione concessa, da parte del personale abilitato di Rfi”, si legge su Fs news.
Infine, Rfi ha anche comunicato di essersi ”immediatamente attivata, insieme alle autorità competenti, alle quali sta offrendo il più ampio supporto e collaborazione, per ricostruire la dinamica e le cause del tragico incidente di Brandizzo, nel quale hanno perso la vita cinque operai di una ditta esterna appaltatrice dei lavori” e ha espresso ”sgomento e profondo dolore per quanto accaduto e cordoglio alle famiglie delle vittime”.
