Andrea Picariello Si continua ad indagare sull’incidente che ha coinvolto un tram e il calciatore della Lazio, Ciro Immobile. La dinamica infatti è ancora poco chiara e gli inquirenti, per fare luce sulla questione, sono al lavoro sui cellulari dell’attaccante e del conducente del macchinista.
Inquirenti al lavoro anche per stabilire la veridicità delle dichiarazioni di tre testimoni oculari
Il lavoro delle forze dell’ordine nella ricostruzione della dinamica dell’incidente è stato reso più complesso dall’assenza in zona di telecamere di sorveglianza, oltre che dalle diverse versioni fornite dalle due parti. È così che i vigili del gruppo Prati sposteranno i propri accertamenti sui cellulari di Immobile e dell’autista del 19, come riporta Repubblica.
Come sostiene Immobile, anche attraverso i suoi legali, l’incidente è stato causato dalla decisione del macchinista di passare col rosso. Il macchinista però si difende: “Ricordo di aver passato il semaforo col verde e l’auto che sopraggiungeva a grande velocità“.
Considerato che l’impianto semaforico risulta perfettamente funzionante, gli inquirenti pensano che lo scontro possa esser stato causato da una disattenzione provocata dall’utilizzo del cellulare da parte di uno dei due.
A ricoprire un ruolo importante potrebbero essere anche i tre testimoni oculari che si sono recati dai vigili del gruppo Prati: secondo la loro ricostruzione, il calciatore della Lazio sarebbe partito con il verde. Tuttavia si sarebbero presentati ad offrire la propria testimonianza solo giorni dopo l’incidente, ritardo che ha destato scetticismo da parte degli investigatori.
Disposta inoltre anche la perizia tecnica su entrambi i veicoli, per chiarire se Immobile, che a più riprese ha sostenuto di procedere a una velocità inferiore ai 50km orari, dica il vero oppure no.
