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Insulti rivolti a Mara Carfagna, Vittorio Sgarbi andrà a processo

Vittorio Sgarbi

Non rientravano nelle "prerogative" parlamentari gli insulti rivolti a Mara Carfagna: Vittorio Sgarbi andrà a processo

Per gli insulti rivolti a Mara Carfagna Vittorio Sgarbi andrà a processo, posto che il fascicolo ordinario in processo sfoci. La Giunta della Camera ha negato l’immunità al critico ed allora parlamentare sui fatti accaduti nel 2020. Da quanto si legge all’epoca dei fatti contestati Carfagna era vicepresidente di Montecitorio e tutto accadde nel corso di una assemblea in Aula. La Carfagna richiamò all’ordine il critico d’arte, oggi sottosegretario alla Cultura, invitandolo a indossare correttamente la mascherina. Sgarbi, come si ricorderà, si rifiutava di metterla e la teneva appesa agli occhiali.

Vittorio Sgarbi andrà a processo

E lo stesso aveva reagito pubblicando alcuni video su Facebook in cui la insultava chiamandola “capra”. “Quella intollerabile cret*** della Carfagna dice ‘isolatevi’: quella poveretta, in Parlamento solo per essere stata in ginocchio davanti a Berlusconi. Capre! Carfagna capra! Mi fa schifo che mi rappresentiate in Parlamento”. Insomma, come suo solito Sgarbi non ci era andato leggero contro l’ex forzista oggi esponente di Azione. E la Giunta per le Autorizzazioni della Camera, che ha votato in modo unanime, Sgarbi è “sindacabile” per le ingiurie rivolte a Carfagna. Cosa significa?

Nessuna prerogativa parlamentare

Che dato che le sue parole non erano connesse all’esercizio della funzione parlamentare che egli aveva allora non esistono prerogative parlamentari che tengano di fronte ad un procedimento giudiziario. Da quanto si apprende tutti i membri della Giunta si sono dimostrati d’accordo con la relazione della deputata Antonella Forattini sui regolamenti che prevedono il divieto di utilizzare insulti o comunque espressioni volgari dentro le stanze del Parlamento.