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Io e la Luna: Intervista ad Anna Capasso

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L'intervista esclusiva di Notizie.it alla cantautrice ed attrice Anna Capasso. Tutto quello che c'è da sapere sul suo ultimo singolo, Io e la Luna.

Io e la Luna: intervista ad Anna Capasso

A un mese di distanza dall’uscita del tuo ultimo singolo – Io e la luna – ti chiederei di raccontarci brevemente come è stato concepito, con quali aspettative e quali intenti.

Io e la luna è stato scritto a quattro mani con Max D’Ambra. Si tratta di un brano che è stato concepito durante la pandemia, in un periodo di solitudine e reclusione; un periodo in cui ho ritrovato proprio nella luna, sempre presente, fissa e luminosa nel cielo della notte, la compagnia che mi mancava, la fonte di una speranza altrimenti difficile da alimentare.
In quei giorni complessi e vuoti guardavo proprio la luna, immaginando che in quegli stessi istanti anche qualcun altro la stesse osservando, appuntando sulla sua superficie bianca il suo sguardo proprio come lo stavo facendo io, e creando pertanto una connessione invisibile tra me e lui, tra lui e me.
Non per nulla, il brano parla proprio di una storia d’amore. Di due innamorati che si sono legati l’uno all’altra già in giovane età, per poi doversi separare a causa dei gossip e delle difficoltà cui necessariamente vanno incontro tutte le coppie che si trovano costantemente sotto l’occhio vigile e inflessibile dei riflettori. Tuttavia, anni dopo, i due si ritrovano per caso a una cena, e basta uno scambio di sguardi a riaccendere la miccia dell’amore che fu – e che in un certo senso non aveva mai smesso di essere. Di nuovo insieme, i due decidono quindi di abbandonare il ristorante, metafora della società chiacchierona e gossippara che ne aveva causata la prematura separazione, rifugiandosi – finalmente soli e felici, felici proprio perché soli – tra le braccia luminose della luna.

Nel brano presenti una concezione dell’amore ben precisa: c’è qualche riferimento autobiografico o si tratta semplicemente di una narrazione immaginaria che hai voluto costruire ad hoc?

Qualcosa di autobiografico sicuramente c’è. Ma più in generale, come detto, c’era da parte nostra l’idea di trasmettere un senso di speranza, in particolare a tutte quelle coppie che si sono perse e che ciononostante covano ancora, in fondo ai loro cuori, la speranza di ritrovarsi. Ecco: la fiducia nel ritorno degli amori. Forse è proprio questo il tema del brano.

Di questo brano è uscito anche un video, ideato personalmente da te: potresti descriverlo e raccontarmi brevemente il perché delle tue scelte?

Sì, l’intento del video è stato quello di raccontare una storia, un po’ come in tutti i miei altri videoclip. In questo caso, inoltre, ho voluto anche presentare al pubblico la bellezza di Napoli, città moderna e piena di storia, proiettata verso il futuro ma al tempo stesso ricca di passato. Non potevo fare altrimenti, del resto: sono napoletana e amo profondamente la mia città.

Non solo la città, anche la squadra di calcio: non è così?

Esattamente. Non per nulla il video è costellato di riferimenti calcistici, in un anno importante come questo per noi tifosi del Napoli: l’anno del tanto agognato Scudetto, il primo dopo quello conquistato da Maradona (di cui si vede il murales nel corso del videoclip). Il personaggio maschile, l’innamorato, è inoltre proprio un calciatore, il quale alla fine del video consegna un pallone da calcio alla propria amata. Come a dire: “Fai di me ciò che vuoi, da ora in avanti la mia vita è nelle tue mani.”

Infine, vorrei chiederti quanto segue: cosa succede adesso? Quali sono i tuoi progetti futuri?

Questo brano è già stato portato in giro per vari festival ed è stato anche presentato sul palco di RTL. Nel corso dell’estate tornerò a cantarlo e a presentarlo al pubblico, questo è certo. Si tratta inoltre di un singolo che anticipa il mio album, il quale uscirà il prossimo autunno. Non vedo l’ora!