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Islanda, il vulcano Fagradalsfjall sta per eruttare: evacuate 4mila abitanti di Grindavik

Islanda eruzione vulcano

In Islanda, l’eruzione del vulcano Fagradalsfjall è considerata ormai imminente: quali sono i rischi del fenomeno? L’opinione degli esperti.

Da giorni in balia di un potente sciame sismico, l’Islanda è in massima allerta per la possibile imminente eruzione delvulcano Fagradalsfjall. Per questo motivo, 4mila abitanti della città di Grindavik sono stati evacuati.

Islanda, eruzione imminente per il vulcano Fagradalsfjall

La minaccia di un’eruzione vulcanica incombe sull’Islanda. In previsione del tragico fenomeno, i circa 4 mila abitanti della città di Grindavik sono stati costretti a evacuare l’area e lasciare le rispettive abitazioni. Il rischio di eruzione, stando a quanto rivelato dall’Ufficio meteorologico islandese (IMO), è elevato ed è possibile che l’evento si manifesti nei prossimi giorni o, addirittura, nelle prossime ore. A questo proposito, è stato precisato che alcuni flussi hanno già raggiunto la superficie.

In prima linea rispetto al fenomeno, c’è il vulcano Fagradalsfjall, situato nella penisola di Reykhanes, a circa 40 chilometri dalla capitale islandese Raykjavik. La medesima regione è teatro di un costante sciame sismico da ormai più di 48 ore.

L’area è rimasta dormiente per secoli ma, dal 2021, hanno cominciato a verificarsi eventi di maggiore intensità. L’ultimo di questi è datato luglio 2023 ed è stato anticipato da un’intensa sequenza sismica che produsse oltre 2.000 terremoti in 24 ore.

A partire dalla fine di ottobre, la terra sta di nuovo tremando e viene costantemente monitorata da geologi e altri esperti che operano in collaborazione con le autorità locali, pronte a diramare l’allerta.

La parola agli esperti dell’IMO

In caso di eruzione vulcanica, le zone maggiormente a rischio sono la città di Grindavik e altri piccoli centri che potrebbero andare totalmente distrutti dal magma. Ad alto rischio, poi, anche il porto e la centrale geotermica di Svartsengi, che garantisce elettricità e acqua di decine di migliaia di persone.

Con il trascorrere delle ore, la situazione si sta facendo sempre più delicata e il peggio sembra ormai inevitabile. La lava, infatti, è pronta a fuoriuscire in superficie, avvantaggiata anche dalle spaccature della crosta terrestre che si sono originate a seguito della recente attività sismica, caratterizzata da terremoti di magnitudo anche superiore a 4.

“Non penso che passi molto tempo prima di un’eruzione, ore o pochi giorni. La possibilità di un’eruzione è aumentata in modo significativo”, ha dichiarato Thorvaldur Thordarson, docente di vulcanologia all’Università dell’Islanda, ai microfoni della televisione statale RUV.

Il magma si trova ad appena 800 metri al di sotto della superfice, secondo quanto riportato nell’ultimo aggiornamento dell’IMO diffuso nella serata di sabato 11 novembre. “La posizione esatta di un possibile sito di eruzione è sconosciuta, ma la lunghezza di 15 km e l’orientamento dell’argine danno una buona indicazione delle possibili fonti”, hanno spiegato gli esperti dell’IMO che hanno anche precisato che la lava potrebbe fare la sua comparsa sul versante meridionale dell’argine, appena al di fuori della città di Grindavik.