> > Istat: "Pressione fiscale quarto trimestre 2020 sale al 52%, deficit/PIL al 9...

Istat: "Pressione fiscale quarto trimestre 2020 sale al 52%, deficit/PIL al 9,5%"

Istat pressione fiscale quarto trimestre 2020

L'ISTAT ha certificato un aumento al 52% della pressione fiscale nel quarto trimestre del 2020: il rapporto debito/PIL è volato al 9,5%.

Secondo i dati diffusi dall’ISTAT nel quarto trimestre del 2020 la pressione fiscale è salita al 52% con un aumento di 1,3 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (50,7%). Si tratta del dato più alto dal quarto trimestre del 2014.

Pressione fiscale nel quarto trimestre 2020

L’Istituto Nazionale di Statistica ha reso noto che nel 2020 la pressione fiscale si è attestata al 43,1% del PIL, in aumento rispetto al 42,4% del 2019. Negli ultimi tre mesi dello scorso anno il reddito disponibile delle famiglie consumatrici italiane è diminuito dell’1,8% rispetto al trimestre precedente e i relativi consumi finali del 2,5%. Di conseguenza è aumentata la propensione al risparmio che si attesta a 15,2%. Un numero in crescita dello 0,5 rispetto al periodo luglio-settembre.

A fronte di un incremento dello 0,2% del deflatore implicito dei consumi il potere d’acquisto delle famiglie è diminuito rispetto al trimestre precedente del 2,1%“, ha spiegato l’ISTAT. Lo stesso Istituto ha rivelato che complessivamente nel 2020 il rapporto deficit/PIL è stato pari al 9,5% (solo nel quarto trimestre si è attestato a quota 5,2%). Un dato notevolmente peggiorato rispetto all’1,6% dello stesso periodo del 2019.  

Per quanto riguarda le pubbliche amministrazioni, in termini di incidenza sul PIL nel quarto trimestre il saldo primario è risultato negativo (-1,9% di incidenza sul PIL) mentre il saldo corrente positivo (1,5%). Complessivamente però nel 2020 entrambi i saldi hanno avuto segno negativo e sono stati pari rispettivamente al -6% (+1,8% nel 2019) e al -4,3% (+1,7% nel 2019). Nel medesimo periodo la pressione fiscale si è attestata al 43,1% del PIL, cifra in aumento rispetto al 42,4% dell’anno scorso.