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L’Ucraina rivuole la Crimea e Draghi è d’accordo: “Occupazione illegale”

Mario Draghi con Volodymyr Zelesnky

Intervenendo alla conferenza sulla penisola annessa da Mosca Mario Draghi si è detto d’accordo con Zelensky: “L'occupazione della Crimea è illegale”

Aprendo il secondo summit della Piattaforma di Crimea Volodymyr Zelesnky lo ha detto chiaramente: l’Ucraina la rivuole indietro e Mario Draghi è d’accordo. Dopo le parole sul tema di Zelensky il premier italiano, nel novero dei leader occidentali intervenuti al summit, ha invitato la Russia a ritirare le sue truppe. Ha detto Zelensky in esordio: “È necessario che la Crimea sia liberata perché si arrivi davvero alla vittoria, perché il diritto internazionale sia ristabilito: tutto è iniziato in Crimea e deve finire in Crimea“.

Draghi: “Occupazione della Crimea illegale”

Quello di Zelensky è un obiettivo militare e il presidente ha proseguito: “Cari cittadini della Crimea e in Crimea: so che la Crimea sta aspettando di rientrare in Ucraina e lo faremo“. Nel novero delle reazioni di appoggio a quelle parole la più esplicita è stata proprio quella di Draghi: “La lotta per la Crimea fa parte della lotta per la liberazione dell’Ucraina e l’occupazione della penisola da parte della Russia nel marzo 2014 è stato un atto di aggressione inaccettabile, una chiara violazione del diritto internazionale”.

“Preoccupati per i diritti umani”

E ancora: “L’Italia ha costantemente condannato l’annessione illegale della Crimea da parte della Russia e la graduale militarizzazione della penisola da parte di Mosca. Siamo profondamente preoccupati per il peggioramento della situazione dei diritti umani nella penisola e siamo al fianco della comunità tatara di Crimea, contro la violenza e l’ingiustizia di cui soffre. E in chiosa: “Lo scorso febbraio le forze russe hanno utilizzato la Crimea come trampolino di lancio per il loro attacco alle regioni dell’Ucraina meridionale, inclusa Kherson. Continuano a utilizzare la Crimea per esercitare pressioni militari su altre aree, in particolare sulle città portuali di Mykolaiv e Odessa. La Russia deve porre fine alla sua occupazione illegale”.