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L’Anticiclone delle Azzorre è migrato al Nord, ma questa settimana potrebbe tornare (per un po’) sul Mediterraneo

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Come ogni anno aspettavamo l'anticiclone delle Azzorre perché ci rassicurasse sul clima dell’estate, ma ecco cosa è successo.

Ricordate il tanto atteso Anticiclone delle Azzorre? Ogni anno lo aspettavamo perché ci rassicurasse sul clima dell’estate che stava per iniziare. Ebbene l’estate è iniziata ovunque, ma quella italiana e Mediterranea sono diverse. Perché quest’anno l’anticiclone – complici gli ormai noti mutamenti climatici –, si proprio quello delle Azzorre, ha cambiato casa. Soltanto il 26 giugno ha cominciato ad estendersi sull’Europa centro-meridionale, lambendo anche il Settentrione d’Italia. Ma da qualche settimana staziona in un’area che va dalle coste occidentali della Scandinavia alla Gran Bretagna al Canada.

Gli effetti si sono già resi evidenti con l’ondata di caldo torrido che ha colpito Londra e le campagne inglesi. Con un’immagine eloquente i giornali di tutta Europa hanno sottolineato che tre guardie di sua maestà Re Carlo III sono svenute durante i preparativi per la parata dell’incoronazione: anche a causa del pesante e caldo copricapo e della divisa non certo da esploratori equatoriali.

Va detto che già l’anno scorso il Met Office (il servizio meteorologico nazionale del Regno Unito) aveva rilevato la temperatura record di 40,2 gradi Celsius (104,4 gradi Fahrenheit) all’aeroporto di Heathrow: ma era il 19 luglio, non giugno.

Adesso arrivano anche i dati scientifici sul surriscaldamento delle acque intorno al Regno Unito: secondo alcuni ricercatori interpellati dalla BBC, nell’area dove si incontrano oceano Atlantico, Mare del Nord e le correnti del Canale della Manica, le temperature dell’acqua sono salite fra i 2 e i 4 gradi oltre la media stagionale registrata tra il 1981 e il 2016. I dati provengono da misurazioni in navigazione e dai dati satellitari dell’Esa, l’ente spaziale europeo. Il mare è particolarmente caldo al largo della costa orientale del Regno Unito, da Durham ad Aberdeen, e al largo dell’Irlanda nord-occidentale.

L’ufficio Meteorologico britannico sottolinea come il mutamento delle temperature sia da mettersi in stretta relazione con i cambiamenti climatici in corso sull’isola. Alcuni biologi avvertono che un simile sbalzo termico potrebbe uccidere alcune specie di pesci e altre forme di vita marine.

Il mare ‘caldo’ tra Gran Bretagna e Irlanda non è un fenomeno isolato: si verifica in un periodo storico in cui le temperature superficiali dell’aria e degli oceani in tutto il mondo hanno registrato un brusco aumento. Secondo la National Ocean and Atmospheric Administration (NOAA) degli Stati Uniti, nel maggio scorso la temperatura media dell’oceano Atlantico è stata di 0,85°C più alta del normale. E le temperature globali della superficie dei mari sono state già in aprile e in maggio le più alte mai registrate dal Met Office dal 1850 ad oggi.

Dunque l’Anticiclone delle Azzorre “sconfina” sempre più verso latitudini polari. In sua assenza le perturbazione faranno il loro ingresso sull’Italia molto liberamente. Tant’è. Su tutto il Mediterraneo, avvertono i meteorologi, “possiamo considerare finita l’era meteo della predominanza dell’Anticiclone delle Azzorre”; al suo posto “è cominciata l’era dell’Anticiclone africano”, che porta all’aumento delle temperature e a estati caratterizzate da un caldo torrido. E’ pur vero che parte dei meteorologici non danno del tutto per perduto l’Anticiclone delle Azzorre, che questa settimana dovrebbe entrare di nuovo sul Mediterraneo. Ma la stabilità delle estati di un tempo non sarà più garantita.