> > Latina, orrore per un'anziana: chiusa in gabbia all'ospizio

Latina, orrore per un'anziana: chiusa in gabbia all'ospizio

Latina

La terribile scoperta in una casa di riposo nella provincia laziale di Latina

Grazie a intercettazioni telefoniche e ambientali, i militari del Nas hanno scoperto i maltrattamenti subiti da un’anziana non autosufficiente, ospite di una casa di riposo della provincia di Latina. La dona era stata rinchiusa in una gabbia. La fine delle indagini ha portato all’arresto di 7 persone. A far scattare l’allarme erano stati i familiari della vittima. Il gip del Tribunale di Latina ha disposto il sequestro preventivo dell’intera struttura e il trasferimento degli ospiti presenti.

Anziana rinchiusa in gabbia

Sette persone agli arresti domiciliari e la struttura sequestrata: è questo il risultato dell’operazione “Gabbia”. L’indagine condotta dai militari del Nas ha portato alla liberazione un’anziana non autosufficiente rinchiusa, appunto, in “gabbia”.

I carabinieri di Latina hanno condotto l’operazione in una casa di riposo a Roccagorga. Grazie a intercettazioni telefoniche e ambientali, i militari hanno dimostrato i maltrattamenti perpetrati a una delle ospiti. A lei venivano spesso tirati i capelli, schiaffeggiata, strattonata e pesantemente ingiuriata. L’anziana veniva spesso chiusa a chiave nella sua stanza, senza bagno. L’anziana era ristretta nel solo spazio della propria branda. A tenerla bloccata era l’applicazione di sbarre metalliche sul letto. Per lei era stata realizzata una vera e propria gabbia.

L’indagine ha preso il via dalla denuncia dei familiari dell’anziana. Effettuate anche intercettazioni telefoniche, ambientali e audio-visive. Così, sono emersi episodi di autoritarismo e violenza perpetrati. I maltrattamenti sarebbero stati perpetrati dal titolare e dalle operatrici della comunità alloggio per anziani.

Le ordinanze, per la cui esecuzione il Nas di Latina è stato coadiuvato nella fase operativa dal personale del Comando tutela salute e del comando provinciale di Latina, sono state emesse dal gip del Tribunale di Latina, Pierpaolo Bortone, che ha disposto il sequestro preventivo dell’intera struttura e il contestuale trasferimento degli ospiti presenti.

I provvedimenti, eseguiti tra i comuni di Roccagorga, Maenza e Sezze, tutti paesi in provincia di Latina, riguardano il titolare della struttura, la moglie e cinque operatrici sociosanitarie, tre delle quali di nazionalità romena.

Latina

Altri casi di maltrattamenti

Non solo il caso di Latina: sono molti gli anziani costretti a subire maltrattamenti da parte di infermiere e operatrici sociosanitarie. Vittime di persone violente che si approfittano della loro salute cagionevole, delle loro incapacità fisico-motorie e talvolta psichiche, sono tanti gli anziani impossibilitati a difendersi dalle cattiverie di coloro che dovrebbero accudirli.

Risale a pochi mesi fa la notizia di un anziano della provincia di Reggio Emilia, costretto a subire maltrattamenti tra i più disumani e umilianti. “Muori pure tra i tuoi escrementi”, gli dicevano. E’ questa una delle tante dichiarazioni emerse dalle agghiaccianti intercettazioni nella struttura ‘Centro Anziani’. “L’80enne non autosufficiente urlava per ore, ma nessuno lo ha assistito”, hanno detto le forze dell’ordine impegnati nel caso.

Tra le umiliazioni più irrispettose: “Bisogna dormire, non c’è mamma, non c’è papà, non c’è moglie. Se no domani via, ti fanno andare via”. L’uomo aveva provato a farsi sentire dalle infermiere. Era piena notte e le sue lenzuola erano impregnate di urina. Un’operatrice dell’ospizio lo cambia, allontanandogli poi il letto dal muro e impedendogli così di raggiungere il campanello. L’anziano urla, sbatte le mani sul letto senza che nessuno arrivi. il dramma si prolunga per ben due ore. Alle 23 si palesano due assistenti: “Sei già tutto bagnato?”, gli urlano.