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Laura Petrolito uccisa a 20 anni: il dolore del padre

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Strazianti sono le dichiarazioni di Andrea, padre di Laura Petrolito, la ragazza 20enne uccisa dal compagno con cui aveva un figlio di 8 mesi

L’ennesimo femminicidio si è riproposta nella sua brutalità sulle pagine di cronaca di questi ultimi giorni. Un’altra storia piena di dolore insensato, che poteva essere evidentemente evitato. La vittima è Laura Petrolito, di soli 20 anni, uccisa dal compagno Paolo Cugno. L’uomo è un bracciante agricolo di 26 anni. Ha confessato l’omicidio della giovane l’altra notte, dopo un lungo interrogatorio. Adesso, dopo la insensatezza del gesto, non resta che il dolore di chi conosceva bene Laura, ovvero degli amici e dei suoi familiari. Laura era solo una giovane ragazza, assassinata per “gelosia”, che ha lasciato due figli, uno di 3 anni e l’altro di appena 8 mesi.

Il padre: “Un dolore immenso”

“Mia figlia viveva con questo assassino. Nella casa di questo ragazzo, di questo mostro che ha ucciso mia figlia”. Così racconta Andrea Petrolito, il padre di Laura. L’uomo è evidentemente distrutto da un dolore troppo grande per essere sopportato. Intervistato da Pomeriggio 5 di Barbara D’Urso, l’uomo ha raccontato i suoi sentimenti. Ha descritto il vuoto che si è venuto a creare nella sua vita ora che ha perso in modo così tragico la giovanissima figlia.

“Mi voleva troppo bene e io gliene volevo troppo. Questo assassino non la doveva uccidere mia figlia. Era un pezzo di pane, senza motivo l’ha uccisa. L’ha uccisa come un cane. Poi quando si è reso conto di quello che aveva fatto, l’ha buttata in un pozzo. Mia figlia chi me la ridà? Nessuno. Io muoio senza mia figlia. Io sono solo, avevo solo mia figlia. L’ho cresciuta da solo, ora come devo fare?”.

Andrea Petrolito ha poi sottolineato come la situazione della figlia fosse già nota alle autorità. Laura aveva paura del suo compagno e ne aveva parlato con gli assistenti sociali. “L’assistente sociale sapeva, mia figlia ci andava. A cosa è servita la denuncia? Dove sono gli assistenti sociali? Se ne sono fregati”, accusa con disperazione l’uomo.

Un rapporto violento

Come hanno evidenziato pure gli inquirenti, tra Laura e il compagno Cugno c’erano sovente dei litigi per motivi caratteriali. Secondo la testimonianza del padre di Laura, il 26enne aveva da tempo mostrato un carattere particolarmente violento. “Una volta è tornato a casa ubriaco. Mia figlia se n’è accorta e ha chiesto spiegazioni. Così lui l’ha picchiata senza motivo. Aveva il bambino in braccio e lui le ha dato un pugno in faccia. Il bambino ha sbattuto la testa contro il muro a causa della spinta. Mi ha detto che lui ha tentato di soffocarla con le mani e lei si è messa a urlare. I vicini hanno sentito e sono intervenuti perché la stava quasi per ammazzare senza motivo”. Cosa che poi si è tragicamente avverata pochi giorni fa.