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Lavori per rendere sicuro il Bisagno: chiuso il tunnel di via Canevari

Bisagno

Inizia dalle 22 la chiusura del tunnel di via Canevari - zona Brignole -, per migliorare la sicurezza del Bisagno. Il Bisagno, la situazione resta ancora difficile da sanare.

Inizia alle 22 di lunedì 6 dicembre la chiusura effettiva del tunnel di via Canevari, al fine di eseguire alcuni lavori per la messa in sicurezza del Bisagno. Il tunnel resta non percorribile sino all’8 – venerdì dicembre alle ore 6 -.

Le modifiche alle linee bus Amt:

Linee 18, 18/, 82, 356, 603, 604, 618, 656

I bus che arrivano in piazza Giusti, proseguiranno per via Archimede, via Tolemaide e piazza delle Americhe dove riprenderanno regolare percorso.
Percorso regolare per gli altri bus.

Linee 13, 13/ e N1

I bus che arrivano in via Canevari, all’altezza di corso Monte Grappa in direzione ponte Castelfidardo, proseguiranno per piazza Manzoni, piazza Giusti, via Archimede, via Tolemaide, piazza delle Americhe dove avranno poi regolare percorso.
N1 regolare.

Linee 49 e 649

I bus che arrivano sino al termine di corso Monte Grappa, proseguiranno per ponte Castelfidardo, piazza Manzoni, piazza Giusti, via Archimede, piazza delle Americhe, viale Duca D’Aosta ove avranno regolare percorso.
Percorso regolare per l’autobus n. 649.

Linee 480 e 482

I bus che percorrono per intero corso Galliera, andranno avanti per piazza Manzoni, piazza Giusti, via Archimede, via Tolemaide, piazza delle Americhe ove effettueranno regolare capolinea.
Percorso regolare per l’altro n. di bus.

Bisagno, la situazione

Il Bisagno è sempre stato luogo di gravi disagi a Genova. E’ stato il motivo causale di un morto per annegamento nel momento che è straripato. Difatti, la notte del 9 ottobre del 2014 moriva un ex infermiere travolto dall’acqua. Aspettava l’autobus.

Il cadavere è stato trovato dai sommozzatori dei vigili del fuoco a Borgo Incrociati, dietro alla stazione di Brignole. Tutto questo è accaduto per una allerta meteo non data.

Per questo e per altri giusti motivi, i lavori del Bisagno continuano ad andare avanti negli anni, tra alti e bassi sempre per la difficile architettura del suolo.

Per lo stesso motivo, già durante l’alluvione del 2011 vi fu la chiusura della stazione brignole fino al giorno successivo. In quel caso specifico, i maggiori danni riportati e le sei vittime sono state causate dall’esondazione del Rio Fereggiano.

Entrambi gli eventi sono stati dovuti al deflusso insufficiente del Bisagno stesso nel momento della piena.

Già dall’anno 1907 la commissione Inglese, Fantoli e Canepa, incaricata dal sindaco del comune di Genova, Gerolamo Da Passano, aveva stabilito la portata di massima di piena per realizzare la canalizzazione e la copertura, eseguita negli anni 1928-1931, indicata come mai superiore ai 500 m³/s.

La situazione resta a tutt’oggi difficile da cambiare. Nel 2015, ad esempio, è stato eseguito il Rifacimento della copertura del Bisagno da via Diaz a via Santa Zita

I lavori hanno portato alla demolizione dell’impalcato (risalente agli anni ’30).

Tale intervento ha consentito di incrementare la portata dai 450 m3/s agli 850 m3/s con franco idraulico – lo spazio tra il pelo libero dell’acqua e l’intradosso dell’impalcato stradale – di 1 metro.
Ad oggi proseguono i lavori per rendere più sicuro il Bisagno.