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Lecce: smascherato un falso invalido. Complici moglie e nipote

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Un falso invalido beccato: guidava la macchina e passeggiava serenamente , faceva la spesa ed era perfettamente autonomo. Un indagine di otto mesi ha messo in luce il truffatore.   Guidava l'auto e faceva passeggiate e faceva anche  la spesa, un uomo insomma che in verità è  completamen...

Un falso invalido beccato: guidava la macchina e passeggiava serenamente , faceva la spesa ed era perfettamente autonomo. Un indagine di otto mesi ha messo in luce il truffatore.

Guidava l’auto e faceva passeggiate e faceva anche la spesa, un uomo insomma che in verità è completamente autosufficiente. Un uomo che però per l’Inps era un invalido e che necessitava di un accompagnatore.

Un uomo anziano, uomo di 73 anni, uomo che è stato smascherato dopo delle verifiche delle fiamme gialle. Le fiamme gialle erano coordinate dalla procura della Repubblica di Lecce, e a seguito della scoperta del falso invalido hanno quindi denunciato tre medici per le false certificazioni. I tre medici erano uno un medico specialista, un altro un medico di base e il terzo un medico in servizio in Toscana.

Indagini che sono durate oltre otto mesi e che sono state coordinate da Donatina Buffelli della procura di Lecce. L’uomo è stato seguito, monitorato e vide ripreso in ogni attimo delle sue giornate: quando guidava la macchina per andare e tornare dal supermercato, quando passeggiava per le strade della città, quando era con suo nipote e anche quando era nei pressi della sede INPS, pochi attimi prima di effettuare la visita per confermare la già dichiarata invalidità. L’uomo infatti è sceso dalla macchina e si è aperto la sedia a rotelle e poi si è fatti spingere dal nipote fino a trovarsi di fronte alla Commissione apriva la sedia a rotelle e lo faceva premurosamente ‘accomodare’ per spingerlo davanti alla Commissione senza pensare di poter essere sospettato. Uomo che quindi ufficialmente era dichiarato incapace di poter provvedere alla sua vita autonomamente e di poter deambulare senza l’ausilio di un accompagnatore, ma che invece, in verità, era perfettamente in grado di poter svolgere tutte le normali attività. Una truffa con i fiocchi quella portata avanti dall’uomo con la complicità della moglie, del nipote e dei medici che dichiaravano il falso nelle loro certificazioni.

Le indagini sono quindi terminate con ben quattro denunce: una alla moglie ed una al nipote del falso invalido, una ai medici che hanno sempre certificato il falso e infine la denuncia contro l’uomo che si fingeva invalido.
La procura ha poi disposto il sequestro per un equivalente 25.000 euro in beni da sequestrare nei confronti del falso invalido.
L’anziano ha poi anche inventato un storia, una storia in merito ad alcuni farmaci miracolosi grazie ai quali, l’uomo poteva condurre una vita quasi normale. Uomo che ha sempre continuato a sostenere la propria grave invalidità anche dopo aver visto tutti i filmati che sono stati girati dai militari. Un uomo che negava l’evidenza pur di non confessare la sua truffa.

Uomo a cui è stato ritirato il tagliando di invalidità. Tagliando che gli consentiva di beneficiare dei parcheggi sulle strisce gialle e per quelli riservati ai veri diversamente abili.

Ma la collaborazione con l’Inps ha permesso di sottoporre a un nuovo controllo di revisione l’anziano finto invalido e di accertarne la falsità dei certificati medici, facendo iniziare le procedure necessarie alla sospensione delle ulteriori erogazioni agevolate.