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Caso Yara: nuovo testimone. “C’è stato un urlo che mi ha fatto voltare."

Caso Yara

Una nuova testimonianza sulla scomparsa di  Yara Gambirasio, la ragazza di 13 anni che  poi è stata trovata morta nel 2010. Dopo 6 anni il processo è concluso ma spuntano nuove testimonianze. Yara Gambirasio, un caso di cronaca nera di cui la protagonista è stata la ragazzina di 13 anni vit...

Una nuova testimonianza sulla scomparsa di Yara Gambirasio, la ragazza di 13 anni che poi è stata trovata morta nel 2010. Dopo 6 anni il processo è concluso ma spuntano nuove testimonianze.

Yara Gambirasio, un caso di cronaca nera di cui la protagonista è stata la ragazzina di 13 anni vittima di un piano diabolico, ragazza scomparsa il 26 novembre del 2010. e ritrovata cadavere il il 26 febbraio 2011.

Yara Gambirasio di Brembate di Sopra (BG), aveva solo solo 13 anni quando è scomparsa e poi morta nel 2010. Il processo contro l’uomo considerato colpevole è chiuso dopo 6 anni, processo giudiziario che si è concluso in primo grado il 1º luglio 2016 con una sentenza di ergastolo . Sul caso però continuano le voci e sopratutto spuntano nuove testimonianze.

L’assassino, Massimo Bossetti, il muratore di Mapello con tante prove contro di lui, uomo che però ha sempre dichiarato la sua innocenza nonostante l’evidenza delle prove. In particolare, il DNA di Massimo Bossetti è identico a quello che è stato ritrovato sugli slip di Yara. Ma non solo, durante le indagini gli investigatori, hanno analizzato la rete dati del suo cellulare, ed hanno potuto verificare che Bossetti si trovava proprio nella zona in cui Yara è poi scomparsa la sera del 26 novembre di sei anni fa.

E’ però emessa una nuova testimonianza, quella di Mario Torraco, l’uomo l’ex guardia giurata che alla sera della scomparsa di Yara aveva visto e sentito qualche cosa. L’uomo racconta infatti che: “C’è stato un urlo che mi ha fatto voltare. Era una voce femminile. Mi sembra abbia urlato ‘aiuto’. E subito dopo ho udito una voce maschile: ‘Stai zitta’. Il dubbio mi divora. Sarà un rimorso che mi tormenterà per il resto della mia vita. Quell’uomo, alto e atletico, che ho visto sollevare, stringendola a sé, una ragazza vestita con un giubbetto scuro, poteva essere l’aggressore di Yara”.

Non avremo mai la certezza assoluta che quella ragazza potesse essere proprio Yara, ma il dubbio che potesse essere lei resta e sta tormentando l’uomo, anche perché se la giovane in questione fosse stata Yara, allora l’uomo avrebbe potuto intervenire e quindi salvarle la vita.

La domanda adesso è la seguente: come ha potuto Torraco tacere per tutto questo tempo? Sarà vero che, come ha riferito l’uomo pensasse che si trattava solo di una forte discussione tra due fidanzati? L’uomo confessa di avere un grande rimorso per non essere riuscito ad intervenire prima. Avrebbe forse potuto salvare la vita di Yara? Era quindi possibile che conio suo intervento Bossetti evitasse di terminare il suo diabolico piano? Ma l’uomo ha taciuto davvero? No, l’uomo parlò, ma nessuno lo prese in considerazione.

“Il dubbio mi divora. Sarà un rimorso che mi tormenterà per il resto della mia vita. Quell’uomo, alto e atletico, che ho visto sollevare, stringendola a sé, una ragazza vestita con un giubbetto scuro, poteva essere l’aggressore di Yara”.

Il supertestimone aveva però raccontato tutto e subito agli inquirenti e evadeva anche fornito molti dettagli, ma non era stato ritenuto attendibile, e si pensava che l’uomo stesse parlando di un’altra sera e non quella in cui era scomparsa Yara.