> > Lesbica: è un insulto o no?

Lesbica: è un insulto o no?

lesbica

Il termine lesbica nel linguaggio comune non ha quasi mai un'accezione positiva. Lesbica è un insulto o no?Ecco le origini del termine e il vero significato. Spesso al giorno d'oggi lesbica è utilizzato in accezione dispregiativa, come insulto a quelle donne che professano liberamente la pr...

Il termine lesbica nel linguaggio comune non ha quasi mai un’accezione positiva. Lesbica è un insulto o no?Ecco le origini del termine e il vero significato.

Spesso al giorno d’oggi lesbica è utilizzato in accezione dispregiativa, come insulto a quelle donne che professano liberamente la propria omosessualità. Anche gli uomini omosessuali vengono etichettati con appellativi di cattivo gusto e quasi mai lusinghieri. Tuttavia la parola lesbica, un insulto, non lo è mai stato, fin dalle origini. Questa parola è antichissima e affonda le proprie radici nella cultura greca classica. Nel VII secolo a. C. la poetessa greca Saffo, originaria dell’isola di Lesbo – da cui nasce il termine – educava le ragazze alla musica, alla poesia e alla danza grazie all’istituzione del Tiaso. Il Tiaso era una sorta di scuola per l’educazione artistica delle fanciulle. Nonostante la poetessa fosse sposata e avesse una figlia, questo non le impediva di provare un’attrazione per le ragazze del Tiaso. Questa attrazione sfociava in un vero e proprio amore omosessuale che però non era condannato dai greci, tutt’altro. Era in realtà visto come parte integrante dell’insegnamento delle fanciulle.

In Grecia l’attrazione omeopatica tra insegnanti e allievi era accettata e vista come parte del percorso formativo, ma non bisogna confonderla con la pedofilia, condannata dai greci. Solo dopo essersi affermato il termine lesbica comincio ad essere usato in senso spregiativo. Nonostante il termine fosse nato per indicare l’amore omosessuale celebrato nelle liriche di Saffo, questo non impedì a chi lo utilizzò di alterarne il senso originale. Nel tempo le donne omosessuali cominciarono a prendere coscienza dei loro diritti e rivendicarono la propria dignità recuperando proprio il termine lesbica, un insulto fino a quel momento. Da fine ‘800 la parola fu recuperata anche dalla medicina, però solo dagli anni ’70 del nuovo secolo che fu data alle donne la facoltà di scegliere se adottare o meno il termine. Lesbica un insulto non lo è mai stato di per sé, solo l’utilizzo che se ne è fatto subito dopo, ignorando l’origine della parola, ha aggiunto un’accezione negativa al significato originale.