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Letta e Bonaccini lodano Meloni: “È capace”. Orlando e Schlein insorgono: “Qualcosa non va”

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Il Pd è sempre più diviso. Letta e Bonaccini lodano Meloni ma, dopo le critiche dei colleghi, il Nazareno ha diffuso una nota ufficiale.

Tira aria di burrasca nel Partito Democratico: con Enrico Letta e Stefano Bonaccini che lodano Giorgia Meloni, molti esponenti dem sono insorti e hanno contestato le dichiarazioni rilasciate dal segretario uscente e del candidato che mira a succedergli.

Letta e Bonaccini lodano Meloni: “È capace”

Si continua a litigare nel Pd. Ad accendere nuove polemiche negli ambienti dem sono state le parole pronunciate dal segretario uscente Enrico Letta sul presidente del Consiglio Giorgia Meloni in occasione di un’intervista rilasciata al quotidiano statunitense New York Times. Per Letta, Meloni è stata “migliore di quanto ci aspettassimo” su questioni economiche e finanziarie. Il segretario dem, inoltre, ha affermato che il premier ha rinunciato all’aggressività inizialmente ostentata nei confronti dell’Unione europea preferendo “seguire le regole” ed evitare di “commettere errori”. “La realtà è che lei è forte. È in piena luna di miele, senza un’alternativa all’interno della maggioranza e con l’opposizione divisa”.

A fare eco a Letta, ci ha pensato il candidato alla segreteria del Pd Stefano Bonaccini. “Meloni non è una fascista, è una persona certamente capace”. Pur affermando che “il fatto che l’Italia sia stata esclusa dal vertice dell’Eliseo non è un buon segnale”, il governatore dell’Emilia-Romagna ha affermato: “Mi pare che Meloni abbia tutto l’interesse a stare dentro il Patto Atlantico e all’Eurozona – e, a proposito della maggioranza, ha osservato –. Sono partiti baldanzosi, ho l’impressione che siano incorsi in qualche incidente di troppo e soprattutto voglio vedere come si comporteranno rispetto al tema Europa”.

Orlando e Schlein insorgono: “Qualcosa non va”

Le dichiarazioni di Letta e di Bonaccini hanno scatenato dure reazioni all’interno del Pd. L’ex ministro Andrea Orlando ha tuonato: “C’è qualcosa che non va. Mettiamoci d’accordo compagni e amici. Se sosteniamo, io credo in modo sacrosanto, che la manovra di bilancio incentiva l’evasione, non aiuta l’economia reale e premia le rendite, colpisce i poveri e non affronta la crisi salariale. Se diciamo che il decreto Ong è contro la Costituzione, i trattati internazionali e il senso stesso di umanità. Se diciamo che esponenti del governo, coperti dalla premier, si sono resi responsabili di comportamenti gravi e di un utilizzo inaccettabile delle istituzioni contro l’opposizione. Come si fa a dire contemporaneamente che sono capaci (di cosa?) o che sono meglio di quanto ci aspettassimo? Davvero, mettiamoci d’accordo compagni e amici”, si chiede Orlando.

Quella di Orlando non è stata l’unica voce di protesta a sollevarsi. Sulla questione, infatti, è intervenuta anche Elly Schlein, a sua volta candidata alla segreteria dem come Bonaccini, che ha dichiarato: “Io credo che Giorgia Meloni non abbia ancora trovato la postura nel nuovo ruolo. Lo penso dal primo discorso che ha tenuto alla Camera e sulla vicenda Delmastro e Donzelli. Credo che la destra non abbia aumentato la portata del proprio consenso, ma ha saputo mantenerlo. Alle ultime politiche hanno preso gli stessi voti del 2018. Credo che non passerà molto tempo per la prossima delusione – e ha precisato –. Hanno fatto una manovra che colpisce i poveri, colpito le pensioni del ceto medio e delle donne, non hanno messo un euro agli enti locali, non un euro al trasporto pubblico e al Sud. Meloni ha scavalcato con il ddl Autonomia regioni e Parlamento per fare un favore alla Lega. Io penso che sia un governo che sta facendo male e che in Europa rischia di isolarci gettandosi tra le braccia del gruppo Visegrad”.

Prima Letta e Bonaccini lodano Meloni, poi il Nazareno rilascia una precisazione

Nella serata di mercoledì 15 febbraio, intanto, è arrivata una precisazione dal Nazareno rivolta alle critiche mosse da Orlando. “Dispiace che Andrea Orlando travisi completamente le dichiarazioni di Enrico Letta al New York Times ai fini di una polemica interna che non ha alcun fondamento. Il segretario si è limitato ad esprimere al quotidiano statunitense un giudizio positivo, che peraltro conferma, sul fatto che la premier Giorgia Meloni non ha infranto le regole di bilancio e le regole dell’euro, a differenza di quanto negli anni aveva detto di fare. Basta del resto leggere per intero l’articolo, con i virgolettati testuali, perché non sorgano fraintendimenti”, si legge nella nota.