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La lettera dei genitori col bambino malato di morbillo: vaccinate i figli

La lettera dei genitori col bambino malato di morbillo: vaccinate i figli

Genitori e pediatri del bimbo di 6 mesi ricoverato in condizioni critiche a causa del morbillo hanno scritto una lettera a coloro che non vaccinano i figli. Era ancora troppo piccolo per sottoporsi alla procedura di immunizzazione. Per questo il bimbo di 6 mesi di Ancona, che attualmente si trova r...

Genitori e pediatri del bimbo di 6 mesi ricoverato in condizioni critiche a causa del morbillo hanno scritto una lettera a coloro che non vaccinano i figli.

Era ancora troppo piccolo per sottoporsi alla procedura di immunizzazione. Per questo il bimbo di 6 mesi di Ancona, che attualmente si trova ricoverato all’ospedale pediatrico “Salesi” in condizioni critiche, è stato contagiato dal virus del morbillo. Una malattia che può portare conseguenze anche molto gravi, proprio come è accaduto in questo caso.

Per scongiurare il ripetersi di situazioni analoghe e far aprire gli occhi sull’importanza delle vaccinazioni, i genitori e la pediatria del piccolo hanno deciso di affiggere una lettera alla porta dello studio medico della dottoressa e di pubblicarla anche su Facebook. Il testo è un pesante atto di accusa nei confronti di chi, per timori rispetto ai quali non vi sono evidenze scientifiche, rifiuta di vaccinare i propri figli contro il morbillo e altre malattie, mettendo a repentaglio anche la salute degli altri bambini. “Consentendo”, come si legge nella lettera, “il dilagare di una malattia che nel 2017 sarebbe dovuta essere estinta!!!”

E, in effetti, il numero di persone contagiate dal morbillo nei primi mesi dell’anno è cresciuto esponenzialmente rispetto ai dati registrati nello stesso periodo del 2016. La presenza di una fetta sempre crescente di genitori che rifiutano di sottoporre i propri figli alle vaccinazioni con la scusa che le malattie esantematiche un tempo fossero comuni e che non avessero gravi conseguenze, mentre i vaccini potrebbero portare all’autismo, rischia così di ripercuotersi su coloro che sono maggiormente indifesi. Tra cui ci sono i bambini più piccoli, visto che il vaccino contro il morbillo può essere effettuato a partire dai 12 mesi di età.

Oppure quelli che hanno condizioni di salute già compromesse, come è avvenuto nel caso di un bambino in Lombardia. Il piccolo di 18 mesi, che era malato di una forma di leucemia dall’alta percentuale di guarigione, è morto forse proprio a causa del fatto di aver contratto il morbillo. Prima dell’arrivo del vaccino, del resto, ogni anno in Italia si registravano 200 decessi tra i bambini a causa di questa malattia.

Chissà che in un clima di sospetto e falsa informazione come quello attuale, la coraggiosa lettera di questi due genitori marchigiani non possa essere più efficace di tanti appelli istituzionali e tanche campagne ufficiali.