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La confessione della modella: "La mia dieta a base di fumo e cocaina"

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La modella australiana Ruby Tuesday Matthews ha rivelato il segreto della sua magrezza: una dieta restrittiva a base di cocaina e sigarette.

“Cocaina e tapas”, ecco il mio segreto per restare in forma. La confessione shock della modella australiana Ruby Tuesday Matthews arriva da una storia su Instagram, poi ripresa dal Sun, in cui la 25enne ha confessato alcuni dettagli del suo vecchio regime alimentare ad un fan che le chiedeva come riuscisse a mantenersi in forma prima della gravidanza. Una dieta a base di caffè nero e cocaina, alternata ad qualche piccola razione di antipasti mediterranei, probabilmente consumata tra una sfilata e l’altra, è stata la risposta della modella.

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“La mia vita fatta di cocaina e tapas”

La Matthews, ora madre di due bambini, ha rivelato ai sui follower la sua dipendenza da sostanze: “Facevo grande uso di cocaina – dice -. Fumavo sigarette, bevevo molto caffè e, tra una cosa e l’altra mangiavo tapas. La mia vita era fatta di cocaina e tapas”. L’indossatrice ha parlato di quanto fosse facile nascondere la propria dipendenza: “Le persone non si rendono conto di quanto sia facile nascondere qualcosa. Che si tratti di dipendenza, depressione, ansia, è facile nascondere queste cose”.

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Cambiata per i figli

La giovane modella ha anche sottolineato come nell’industria della moda, dalle indossatrici alle influencer, siano diverse le persone a seguire la sua stessa dieta perché, confessa, “è solo cosi che riescono a mantenere un fisico asciutto”. La 25enne ha poi raccontato di aver cambiato stile di vita quando ha scoperto di aspettare il primo figlio e ora, dice, non desidera più “essere magra come una volta”. Sono molti gli utenti ad aver apprezzato la sua confessione “Grazie per aver mostrato la tua onestà e vulnerabilità” è stato il commento di una follower. “Sei fonte d’ispirazione” dice un’alta fan. Una denuncia la sua che va oltre il tanto discusso tema del body shaming, pubblicamente condannato eppure ancora così costantemente intriso nelle maglie della “royal society” dei social network. E non solo.