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Milano, la storia record: parla la donna che guiderà fino a 100 anni

chiara maria tanara

Ai microfoni di La Repubblica ha confessato il suo segreto: "Non avere fretta. Chi va piano va sano e va lontano".

L’incredibile storia di Chiara Maria Tanara, arzilla 98enne cui hanno rinnovato la patente che ora scadrà nel 2020: “Chi l’ha detto che guidare non è roba per donne?” E confessa a La Repubblica: “Il vero problema, a Milano, è trovare un parcheggio”. Un vero e proprio record da guinness dei primati.

Milano, guiderà fino a 100 anni

98 anni, di Milano, ma con un’energia e una passione degna di una trentenne. Chiara Maria Tanara ha appena sostenuto l’esame per il rinnovo della patente, su cui non ha avuto mezzo dubbio fin dall’inizio. L’esito? Positivo. “Chi l’ha detto che guidare non è roba per donne? Guardate me, a 98 anni. La mia auto ha qualche graffietto sì, ma mai un incidente”, dichiara a La Repubblica la signora Maria, soddisfatta del risultato ottenuto. Una scadenza, quella della sua patente, datata 2020, quando lei avrà 100 anni. Un probabile record quindi, in quanto Maria potrebbe diventare probabilmente l’automobilista più anziana di Milano, con la possibilità di scalare un’altra classifica nazionale. Il suo segreto? “Non avere fretta. Chi va piano va sano e va lontano”.

Una lunga storia

“Ho preso la patente nel 1955, dopo il secondo figlio”, partendo con una Fiat 850, che oggi è diventata una coloratissima Toyota Aygo azzurra. Una storia lunga anni, dove Maria non ha mai compiuto un’infrazione, prestando sempre attenzione alla strada e ai regolamenti: “Sì, trovare parcheggio. È sempre più difficile”, confessa quando le viene chiesto se c’è qualcosa di difficile nel guidare a 98 anni. Ed infine la domanda se fu proprio lei a voler prendere per la prima volta l’auto: “No, fu mio marito, che era un grande uomo. Mi fece trovare una macchina nuova in garage. Non ricordo il modello ma so benissimo ciò che mi disse: se vuoi guidare la macchina è pronta. Sei andata per tanti anni in bicicletta, non è differente. Anche qua ci sono i pedali. È stato lui il mio primo insegnante”.