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Marco Carta, la Cassazione: "Legittimo l’arresto"

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La IV sezione penale della Cassazione ha dichiarato legittimo l'arresto del cantante sardo Marco Carta, accusato di furto alla Rinascente.

Si complica la vicenda giudiziaria che ha coinvolto il cantante Marco Carta. La Cassazione ha infatti stabilito che l’arresto del famoso cantante è stato del tutto “legittimo”. Lo ha deciso la IV sezione penale della Cassazione che ha così accolto il ricorso della Procura di Milano contro la mancata convalida dell’arresto.

Marco Carta, la Cassazione sul furto di magliette

La Polizia di Milano aveva bloccato il cantante in Piazza Duomo il 31 maggio 2019, intorno alle ore 20.35. Gli agenti l’avevano fermato con l’accusa di aver rubato 6 magliette dalla Rinascente in occasione del Black Friday. Il valore dell’abbigliamento rubato si aggirava intorno ai 1200 euro. Il vincitore del talent Show Amici di Maria De Filippi è stato poi assolto il 31 ottobre con rito abbreviato per insufficienza di prove.

Dopo il furto, il cantante ha dovuto trascorrere una notte agli arresti domiciliari, in seguito alla quale il giudice non aveva ritenuto opportuno convalidare l’arresto per mancanza di indizi. Chiamata a esprimersi sulla validità dell’arresto di Marco Carta, la Cassazione ha però deciso di annullare senza rinvio quel provvedimento.

“La pronuncia della Cassazione non annulla, né inficia in alcun modo, l’assoluzione con formula piena emessa dal Tribunale di Milano”. Questo quanto precisato da Massimiliano Annetta, avvocato che si è occupato della difesa del cantante insieme a Simone Ciro Giordano. La decisione della Corte suprema sancisce infatti l’effettiva presenza di presupposti legali tali da giustificare l’arresto in flagranza del cantante, ma non interferirebbe in alcun modo con la sentenza di assoluzione.