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Fausto Romano presenta Ninnanò: "Il mio è un giallo anomalo"

fausto romano ninnanò

L'autore e attore Fausto Romano ha raccontato a Notizie.it come è nato il suo terzo romanzo, Ninnanò

Lo scorso 21 ottobre è uscito Ninnanò, terzo romanzo dell’autore e attore Fausto Romano. Come raccontato dallo stesso scrittore, il romanzo ha come tema il rapimento di una bambina e si rifa agli stilemi del giallo per affrontare però una serie di altre tematiche: dal rapporto con i social, alla distanza, spesso impercettibile, tra dimensione pubblica e dimensione privata.

Chi è Fausto Romano

Classe 1988, Fausto Romano si definisce un cantastorie e nel corso della sua carriera ha percorso diverse strade, dalla recitazione, alla regia fino alla scrittura. Diplomato in recitazione presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico” di Roma, ha vinto diversi premi e bandi. Tra questi figura MigrArti2017, promosso dal MiBact, con il cortometraggio “La giraffa senza gamba“. Il corto è stato anche presentato alla 74esima Mostra del Cinema di Venezia, co-distribuito da Rai Cinema e inserito nella settimana del cinema italiano a New York e Washington. Intervistato da Notizie.it, Fausto Romano ci ha raccontato qualcosa in più su sé stesso e sui suoi progetti futuri.

Di cosa parla Ninnanò e come ti è venuta l’idea di scrivere questo romanzo?

“Il libro è un giallo, ma quando ho iniziato a scriverlo non pensavo assolutamente di scrivere un giallo. Quello che mi interessava era raccontare la storia della sparizione di questa bambina in questo piccolo paese di provincia che mi ha ricordato la mia terra. Ho voluto parlare di questo fenomeno, di come i media si pongono nei confronti di questo avvenimento e di come un padre con una ninna nanna, filmata da una giornalista che vuole fare carriera, è costretto a seguire la strada mediatica per non far dimenticare la storia della bambina e non farla diventare un fantasma. Lo definirei un giallo anomalo con sfumature ironiche che fanno parte del mio modo di scrivere e di guardare la realtà”.

copertina ninnanò

Come mai questo titolo?

“Perchè il padre della bambina, Lucio, aveva composto questa ninna nanna per la figlia cambiando però i canoni a cui siamo abituati. Lui non vuole dare la bambina a nessuno e dice: “Ninnanò la bambina non la do”. Non vuole dare la bambina all’uomo nero, alla befana, vuole tenerla stretta a sè”.

Stai presentando il libro in giro per l’Italia con quella che tu definisci presentazione-spettacolo. Puoi dirci qualcosa in più?

“Io sono allergico alle presentazioni dei libri che spesso addirittura svelano quello che accade nella storia. Credo che sia un diritto di ogni lettore quello di leggere un libro come vuole e quando vuole. La mia natura è attoriale e quindi ho deciso di unire le due cose e raccontare come nasce il libro. Io non racconto nulla di quello che accade nel racconto. Lo spettacolo ha anche un accompagnamento musicale: porto con me i musicisti che hanno partecipato al contest “Arrangia Ninnanò” e hanno voluto fare la loro versione della ninna nanna”.

Sei regista, attore e scrittore. In quale di queste dimensioni ti senti maggiormente a tuo agio?

“Io mi definisco un cantastorie. A me piace raccontare storie e se lo faccio con la narrativa, con i film o con il teatro è semplicemente per una questione di linguaggio più o meno adatto. Quando penso ad una storia so subito che tipo di linguaggio devo adottare per raccontarla al meglio”.

Si dice sempre più spesso che i giovani, complice il diffondersi dei social, sono portati a leggere di meno. Cosa ne pensi tu in qualità di “addetto ai lavori”?

“Io penso sia una grande menzogna. I dati dicono infatti che i lettori più forti oggi in Italia sono i giovani e gli Over 60. La fascia media legge poco o non legge. Io credo che oggi ci sia un grande bisogno di storie, basta guardare il successo delle serie tv. I ragazzi sono abituati ad assorbire tanto, anche se bisognerebbe farlo con un’attenzione maggiore. Nella lettura uno poi affina il proprio gusto personale: a volte bisogna anche guardare o leggere le cose che non piacciono per capire cos’è la bruttezza”.

Quali sono i tuoi progetti per il futuro?

“Mi sto dedicando alla scrittura del mio primo lungometraggio e al mio prossimo romanzo. Ho già iniziato a scrivere: parlerà di amore, di sogni. Ci sarà sempre l’intimità e l’introspezione dell’uomo, senza dimenticarsi mai di come la vita da qualunque parte la si guardi ha sempre un lato comico”.

Ninnanò: il book tour

Fausto Romano è attualmente impegnato in giro per l’Italia per presentare il romanzo Ninnanò. I prossimi appuntamenti in programma sono 15 novembre a Padova, 16 novembre a Firenze, 18 novembre a Venezia e 19 novembre a Bologna.