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Maria Grazia Cucinotta: "Io vittima di violenza, per noi donne ansia perenne"

maria grazia cucinotta

"Le donne che scappano perché vittime di violenza sono completamente sole", ha spiegato Maria Grazia Cucinotta.

“Vite senza paura” è il nuovo libro di Maria Grazia Cucinotta. L’attrice ha deciso di mettere nero su bianco un episodio della sua vita che l’ha segnata nell’animo in modo particolare. A vent’anni, infatti, mentre lavorava nel campo della moda a Parigi, ha subito un tentativo di stupro. Per fortuna è riuscita a divincolarsi e successivamente ha denunciato alla polizia quanto accaduto. Non ha, tuttavia, mai dimenticato la sensazione di avere le mani addosso di uno sconosciuto.

Non ti passa mai la sensazione di essere preda. La sensazione continua di sentirsi preda, te la porti dietro tutta la vita. E’ brutto guardarsi sempre alla spalle”, ha raccontato nell’ultima puntata di Verissimo.

Il libro di Maria Grazia Cucinotta

In un’intervista rilasciata al quotidiano Repubblica Maria Grazia Cucinotta ha spiegato i motivi che l’hanno spinta a scrivere un libro sulla violenza sulle donne. Un tema che l’ha toccata in prima persona. “Mondadori mi ha chiesto di rivelare la mia esperienza e i proventi del libro verranno destinati a creare un fondo finanziario per aiutare le vittime della violenza. Pochi ci pensano, ma le donne che scappano, sono completamente sole, nude“, ha spiegato. “Nel libro racconto diverse storie ma quelle che mi hanno colpito di più, quelle che mi hanno straziato il cuore, riguardano le bambine che anziché vivere l’infanzia, hanno attraversato l’inferno“.

L’attrice ha ammesso anche di non dimenticare le sue origini. Il libro, infatti, è anche profondamente legato alla Sicilia. “Mia mamma, sicula, mi ha ha sempre fatto cento raccomandazioni, noi donne cresciamo con l’ansia perenne di doverci guardare le spalle. Mi ritengo fortunata ad essere nata in Sicilia, la considero il paradiso del mondo e auguro a tutti di metterci piede almeno una volta nella vita. Sono orgogliosamente siciliana, siciliana ancor prima che italiana“. E sull’ipotesi di tornare a vivere in Sicilia: “Ci abbiamo riflettuto anche quest’estate con mio marito. In Sicilia c’è una qualità di vita meravigliosa, il lavoro manca ma è il tempo di aprire le gabbie mentali e liberare le persone che hanno voglia di fare“.