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Sgrò racconta "Maledizione": "Un brano per accantonare la frenesia"

Sgrò Maledizione

Un brano in perfetta sintonia con i tempi e un invito a riassaporare la vita: così nell'intervista esclusiva Sgrò ha presentato il nuovo singolo.

Musica e scrittura sono per lui una valvola di sfogo. Alla funzione catartica assunta delle melodie dal tono nostalgico si aggiunge la suggestiva poeticità delle parole e la sua vena autoironica. Così Sgrò dà vita a brani autentici e intimi: nell’intervista esclusiva ha parlato del suo nuovo singolo, “Maledizione”. Onirico e rassegnato al contempo, il brano sussurra all’orecchio un messaggio di grande frustrazione nei confronti delle relazioni e del mondo esterno. Per Sgrò “Maledizione” è: “Un’imprecazione, perché non ne puoi più delle zanzare che escono sempre dalla bocca degli altri, e che poi ti ritrovi in stanza e non ti lasciano mai dormire in pace”. Ma anche “una parola-medicina che ti farà passare la tosse e ti permetterà di creare una sana distanza tra te e il mondo fuori”.

Sgrò racconta “Maledizione”

Parlando del suo nuovo singolo, Sgrò ha spiegato: “Maledizione per me è una parola-medicina per prendere delle distanze. Anche la musica e la voce hanno un andamento narcotico. Si può leggere una certa pigrizia, che per me è una sorta di atto d’accusa verso il mondo e le relazioni, che impongono di correre sempre. Ci si alza dal letto e si inizia subito a correre. “Maledizione” è riuscire a darsi dei confini propri senza essere invasi dagli altri“. Una sfida difficile, soprattutto in un’epoca in cui si è spesso travolti dalla frenesia quotidiana e catapultati dalla routine veloce che connota le nostre giornate. Si ha oggi la mania di dover “sempre concretizzare tutto, ma per quale motivo?”. A volte, non sarebbe meglio ritagliarsi del tempo per sé e prendere fiato? Godersi davvero le proprie giornate, riafferrare il nostro libero arbitrio, riassaporare ogni istante. “Accanto alle medicine di tutti i giorni – oggi più che mai con il tema vaccini – ci sono altri tipi di cure, che appaiono altrettanto importanti per il benessere personale ed emotivo di ciascuno”.

La sua imprecazione, in questo momento della sua vita, a che cosa è rivolta? “Mi dispiace non ricordare più com’era la vita prima dello scoppio della pandemia. La mia memoria fa veramente fatica a proiettarsi in un mondo al di là del Covid, che ormai non è più uno stato di eccezione particolare”, momentaneo e transitorio, ma “è uno stato permanete, almeno secondo lo stato d’animo che sto provando adesso”. Quindi ha aggiunto: “Mi dispiace per la situazione che stiamo vivendo: l’emergenza sanitaria è grave, ma il corpo è spaventato. E con un corpo così spaventato viene meno anche la capacità e il desiderio di immaginare“. Mentre fantasticare, godere un po’ di spensieratezza e alimentare l’immaginazione rende il mondo variopinto. Dà colore alla monotonia, gioia in giorni bui.

Sgrò Maledizione

Il domani, tra sogni e desideri

Sgrò è soddisfatto ed entusiasta per il suo nuovo singolo, “Maledizione”, ma non nasconde i progetti nel cassetto che vorrebbe presto far conoscere al pubblico. “Ho un disco già pronto. Sono uscito con il primo singolo in un periodo sfortunato, perché di lì a poco è iniziato il lockdown. Per il momento non voglio uscire con il disco: lo farò appena sarà possibile promuovermi live, incontrando il pubblico. Per ora quindi, farò conoscere man mano i miei singoli che compongono l’album, anche a costo di esaurirlo così. Lo devo a quel Francesco che per quattro anni ha lavorato trenta ore al giorno per realizzare questo disco”.

Sgrò Maledizione

“In differita”, il suo singolo d’esordio, è stato accompagnato da un videoclip, diretto da Pietro Borzì e animato da Giulia Conoscenti, che racconta una storia d’amore tra un cowboy e la sua dama. Per l’uscita del video, inserito dalla rivista DLSO tra i 20 video più belli del 2020, il suo sito si trasforma in un mini-gioco di love coaching in cui l’utente può testare le proprie abilità amorose. A settembre 2020 è uscito il suo secondo singolo, “Le Piante”, e per l’occasione il suo sito diventa un’immaginaria rivista di botanica con annesso il test “Che fiore sei?”. Un mese dopo è uscito anche il videoclip ufficiale, che vanta sempre la regia di Pietro Borzì e interpretato da Giorgio “Jiffo” Faggion, che racconta la storia di un rider che improvvisamente, durante una consegna, si trova in un mondo a lui totalmente estraneo. Sgrò promette sorprese anche per “Maledizione”: le idee sono tante, affascinanti, originali e curiose.