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Stop al reddito di cittadinanza, in arrivo altri 80mila sms dall’Inps: “Forniremo i percorsi per recuperare il sostegno”

Inps prepara altri 80mila sms stop reddito di cittadinanza

L’Inps prepara altri 80mila sms per comunicare lo stop al reddito di cittadinanza ad altrettante famiglie italiane.

Il Governo tira dritto sullo stop al reddito di cittadinanza e l’Inps prepara altri 80mila sms per comunicare la sospensione dell’aiuto economico. I messaggi, con i quali verranno comunicati anche i percorsi per recuperare il sostegno, saranno inviati alla fine di agosto.

L’Inps prepara altri 80mila sms sullo stop al reddito di cittadinanza

La bufera che ha accompagnato l’invio degli sms con i quali, a fine luglio, è stato comunicato a 169mila famiglie italiane che non riceveranno più il reddito di cittadinanza a partire da agosto non si è ancora placata che l’Inps rilancia. L’Istituto nazionale della previdenza sociale, infatti, ha comunicato che alla fine del mese corrente invierà altri 80mila sms ai nuclei familiari percettori di reddito di cittadinanza per comunicarne lo stop.

La differenza tra la prima e la seconda tornata di sms riguarderà il fatto che i messaggi che saranno inviati a fine agosto indicheranno ai destinatari anche i possibili percorsi per recuperare il sostegno economico o tramite la presa in carico dai comuni o tramite l’avvio della formazione nei Centro per l’impiego. L’Inps, inoltre, ha anche ricordato che il RdC verrà sostituito con l’Assegno di Inclusione (AdI) a partire dal 1° gennaio 2024.

La nota dell’Inps

In merito al reddito di cittadinanza, l’Inps ha diramato una nota con la quale ha spiegato che alcuni nuclei familiari italiani potranno continuare a beneficiare dell’aiuto economico senza il limite delle sette mensilità e non oltre il 31 dicembre 2023. Di questo ristretto gruppo, fanno pare le famiglie non “attivabili al lavoro” e prese in carico entro il 31 ottobre dai servizi sociali.

“Nello spirito di servizio, di vicinanza e trasparenza in attesa dell’adozione dei decreti attuativi delle nuove misure di contrasto alla povertà”, ha detto l’Inps, spiegando di aver già ricevuto dal Ministero del Lavoro 88.000 comunicazioni a riguardo, soltanto nei primi giorni del mese di luglio.

Per quanto riguarda le famiglie i cui membri sono stati indirizzati ai Centro per l’impiego e per i quali non è stato necessario il rinvio ai servizi sociali, a partire dal 1° settembre 2023, potranno accedere alla nuova misura del Supporto per la Formazione e per il Lavoro (Sfl).