Davide Martini 
Si respira un’aria strana, in casa Albinoleffe. Sarà per quella vittoria che non vuole tornare, sarà per il duro sfogo di Mondonico nel post-Triestina, sarà per quelle striscianti insinuazioni seguite al chiacchieratissimo pareggio prima di Natale contro il Piacenza, il cui eco si fa sempre più assordante. Fatto sta che questa sera il tecnico festeggerà le 1050 panchine da professionista con qualche preoccupazione di troppo.
Acuite dall’avversario, un Livorno sempre pericoloso per quanto indecifrabile, capace di vincere in scioltezza a Frosinone per poi quasi non scendere in campo contro il Sassuolo. Il pronostico dice amaranto, distanti solo quattro punti (ed una gara da recuperare) dal quarto posto del Varese, ma l’Albino è capace come poche di imbrigliare l’avversario, di individuarne i punti deboli e di farlo giocare male: ed infatti Mondonico ha annunciato un 4-4-2 speculare a quello del Livorno.
“Voglio una reazione del gruppo. E che nessun giocatore affronti la partita senza lo spirito giusto” ha tuonato Pillon in conferenza stampa. Di fronte si troveranno due squadre ancora immuni o quasi dal mercato: i seriani avevano già puntato sull’esperienza degli svincolati, il Livorno è in attesa di rimescolare le carte davanti, con Cellerino e Danilevicius in partenza e l’arrivo di Martinetti dato quasi per certo. Contro l’Albinoleffe tornerà dalla squalifica Dionisi, che farà coppia con Tavano, ma il giudice sportivo ha fermato Iori. Assenza pesante: al fianco di Luci, che fungerà da regista, agirà Barusso, che dovrebbe spuntarla su Prutsch. Surraco in dubbio causa febbre: è pronto Pagano. Anche nell’Albinoleffe un’assenza per squalifica, quella di Cristian Zenoni. Non convocati Bombardini e Torri.
Le probabili formazioni: Livorno (4-4-2): De Lucia; Perticone, Knezevic , Miglionico, Lambrughi; Surraco (Pagano), Luci, Barusso, Schiattarella; Tavano, Dionisi.
Albinoleffe (4-4-2): Tomasig; Garlini, Luoni, Bergamelli, Regonesi; Foglio, Previtali, Hetemaj, Piccinni; Momentè, Cocco.
