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ll Giardino delle Bestie diventa un film

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ERIK LARSON, Il giardino delle bestie  Un cast d'eccezione per l'addattamento de Il Giardino delle Bestie di Erik Larson in lavorazione: Tom Hanks (che produrrà il progetto con Gary Goetzman) e Natalie Portman saranno i protagonisti, il regista sarà invece il Premio O...

ERIK LARSON, Il giardino delle bestie

Immagine 1 Un cast d’eccezione per l’addattamento de Il Giardino delle Bestie di Erik Larson in lavorazione: Tom Hanks (che produrrà il progetto con Gary Goetzman) e Natalie Portman saranno i protagonisti, il regista sarà invece il Premio Oscar Michel Hazanavicious (The Artist) andrà invece dietro la macchina da presa.

IL LIBRO

Questo libro narra della storia vera di William E. Dodd e di sua figlia Martha, un padre e una giovane donna americani che si ritrovano improvvisamente trapiantati dalla loro accogliente casa di Chicago nel cuore della Berlino nazista del 1934.Sessantaquattro anni, snello, gli occhi grigio-azzurri e i capelli castano chiaro, nel 1933 William E. Dodd è un rispettabile professore di storia all’università di Chicago, con una certa notorietà per i suoi scritti sul Sud degli Stati Uniti e la sua biografia di Woodrow Wilson.
Fervente democratico jeffersoniano, a suo agio soltanto negli ambienti frugali della sua piccola fattoria di campagna, Dodd ha una moglie, Mattie, e due figli: William Jr – Bill – e Martha, la prediletta. Ventiquattro anni, i capelli biondi, gli occhi azzurri e un sorriso radioso, Martha ha un’immaginazione venata di romanticismo e un atteggiamento cosí civettuolo, da avere già acceso la passione in molti uomini.
La vita di questa famiglia americana, a detta di tutti felice e unita, muta radicalmente nel giugno del 1933. Mentre siede alla sua scrivania all’università, Dodd riceve una telefonata da Franklin Delano Roosvelt, il presidente degli Stati Uniti, che gli annuncia la sua intenzione di nominarlo a capo della rappresentanza diplomatica americana a Berlino.
Dodd è tutto fuorché il candidato modello per un simile incarico. Non è ricco, non è politicamente influente e non appartiene nemmeno alla cerchia degli amici di Roosvelt. Certo, ha conseguito un dottorato a Lipsia e conosce il tedesco, ma nulla piú.
Tuttavia, per Roosvelt è un ambasciatore perfetto per un paese che, tra la crisi economica dilagante e un altro rovinoso anno di siccità, rappresenta per l’America soltanto una seccatura: la seccatura di un miliardo e duecentomila dollari, debito che Berlino ha contratto con gli Stati Uniti, e che Hitler si mostra sempre meno propenso a voler saldare.
Ed è cosí che, al loro arrivo, William e Martha Dodd si ritrovano ad attraversare una città addobbata di immensi stendardi rossi, bianchi e neri; a sedere negli stessi caffè all’aperto frequentati dalle SS in uniforme nera; a passare davanti a case con balconi traboccanti di gerani rossi; a fare acquisti nei giganteschi empori della città, a organizzare tè, aspirare le fragranze primaverili del Tiergarten, il parco principale di Berlino; ad avere rapporti sociali con Goebbels e Göring, in compagnia dei quali cenare, danzare e divertirsi allegramente; finché, alla fine del 1934, accade un evento che smaschera la vera natura di Hitler e del potere a Berlino, la grande e nobile città che agli occhi di padre e figlia si svela per la prima volta come un immenso Tiergarten, un giardino delle bestie.

«Il Giardino delle Bestie è appassionante, stupefacente […] Larson è davvero bravo a scovare e ricostruire singolari e significativi episodi storici con piglio narrativo».

Susanna Nirenstein – La Repubblica

«La forza di una narrazione asciutta e al tempo stesso venata di romanticismo. Erik Larson traccia la lucida e agghiacciante genesi di un disastro. Del disastro. Una ridda di personaggi storici popola queste pagine, animando una vicenda di sentimenti e trame che una semplice ricostruzione non sarebbe riuscita a fornirci».

Rock Reynolds – L’Unità

«Larson trasforma la storia personale dei Dodd in una struggente discesa all’inferno. Perchè il principio del Male non è improvviso, nè dotato di evidenza. Al contrario, è lento e suadente, quasi impercettibile. Ed è così difficile per chi viene da fuori capire che le persone educate incontrate alle feste in realtà hanno le mani lorde di sangue…»

Matteo Sacchi – Il Giornale

«Il lavoro documentario di Larson è eccezionale, ma lo è anche l’abilità narrativa con cui ricostruisce la Berlino di quegli anni»

Lara Crinò – Il Venerdì – la Repubblica

EAN 9788854505742
Pagine 560
Euro 18,00
Erik Larson è nato a Freeport, Long Island, nel 1954. Collaboratore di Time,New Yorker, Atlantic Monthly, Harper’s e altre prestigiose riviste americane, ha scritto numerose opere, tra le quali si segnalano Isaac’s Storm (1999) eThe Devil in the White City: Murder, Magic and Madness at the Fair That Changed America (2003), libro vincitore dell’Edgar Award in the Best Fact Crime 2004, di prossima pubblicazione presso Neri Pozza. Erik Larson vive a Seattle con la moglie e tre figlie.