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Lo studio cinese: l'influenza canina potrebbe infettare anche l’uomo

Si tema un salto di specie dell'aviaria-influenza canina

L'influenza canina potrebbe infettare l’uomo dopo un ulteriore "salto di specie" da animale intermedio

Il rischio arriva da uno studio cinese: l’influenza canina potrebbe infettare anche l’uomo ed il report della China Agricultural University e pubblicato su eLife parla di un “salto” di quella che è già una malattia evoluta. Infatti il virus H3N2 è divenuto una forma di influenza aviaria che si è adattata ai mammiferi. Fra di essi esso ha già infettato i cani tanto da essere chiamato “dog flu” o “influenza canina“.

L’influenza canina potrebbe infettare l’uomo

Ecco, il nuovo studio spiega che potrebbe non essere finita: in pratica l’agente virale, essendo in grado di passare da mammifero a mammifero, potrebbe arrivare ad infettare anche l’uomo. C’è un dato epidemiologico: i cani sono stati infettati per la prima volta da questo virus già nel 2006. Poi la patologia aveva preso piede e si era evoluta fino a diventare un forma di influenza aviaria adattata però a certi tipi di mammiferi. Lo dicono gli specialisti dell’influenza aviaria della China Agricultural University che hanno studiato i tamponi di oltre 4.000 cani infetti. E cosa è emerso? Che il virus è più in grado oggi rispetto al passato di riconoscere i recettori delle cellule umane.

Il “salto di specie” intermedio

Ma non solo: esso ha anche una maggiore capacità di replicarsi. In pratica, dai cani potrebbe fare il “salto di specie” e arrivare all’uomo. Ecco cosa hanno concluso gli autori: “I nostri risultati hanno mostrato che i cani possono servire da intermediari per l’adattamento dei virus dell’influenza aviaria agli esseri umani. Ricordiamo che la più tradizionale influenza aviaria può contagiare l’uomo ma, almeno al momento, non può passare da uomo a uomo e dunque è solo relativamente pericolosa”.