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Locatelli non ha dubbi: “Si ai vaccini agli adolescenti”

Franco Locatelli

Locatelli non ha dubbi: “Si ai vaccini agli adolescenti”. Il capo del Cts lo ha detto in conferenza stampa con Speranza, Figliuolo e Brusaferro

Sul tema Franco Locatelli non ha dubbi e in conferenza stampa lo dice chiaramente: “Si ai vaccini agli adolescenti”. Locatelli lo ha affermato nella sede di comunicazione istituzionale con il ministro della Salute Roberto Speranza, il generale Giuseppe Figliuolo e il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro. Alla domanda se vi fossero o meno i presupposti per una campagna vaccinale contro il covid che mettesse in tacca di mira il target della fascia adolescenziale il coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico ha risposto di si.

Locatelli non ha dubbi: “Si ai vaccini agli adolescenti, anche i fascia pediatrica”

L’uomo al vertice del Cts, che punta con decisione alla svolta autunnale, ha anche precisato il suo favore alle vaccinazioni pediatriche: “Anche in pediatria la vaccinazione con l’unico vaccino approvato (Pfizer – nda) a oggi ha l’obiettivo di ridurre ulteriormente la circolazione e di proteggere sia i soggetti in età pediatrica, perché per quanto raramente qualcuno ha complicanze gravi, e di proteggere anche chi vive a contatto con loro come fratelli o sorelle o compagni di scuola che possono essere immunodepressi”. Locatelli ha motivato il suo parere citando anche i casi di paesi europei che hanno puntato soprattutto sulle inoculazioni a fasce di fragilità.

Locatelli non ha dubbi: “Si ai vaccini agli adolescenti, guardate l’orientamento in Germania”

Ha spiegato il coordinatore del Cts: “L’orientamento in Germania è stato verso la vaccinazione sulla popolazione pediatrica fragile. Tuttavia esistono complicanze anche gravi come la sindrome infiammatoria sistemica che porta i bambini nelle terapie intensive”. Locatelli ha poi affrontato il tema, spinoso come non mai in questi giorni, degli effetti avversi, ed ha parlato di “qualche segnalazione di fenomeni trombotici” in merito al vaccino della Johnson&Johnson. Da questo punto di vista Locatelli è in assoluta coerenza con quanto da lui stesso sostenuto esattamente un mese fa con alcune dichiarazioni riportate da AdnKronos: “Vaccinando la fascia adolescenziale adesso e in futuro quella pediatrica, si ridurrà ulteriormente la circolazione virale, ragione per cui bisogna favorire la diffusione di una campagna di vaccinazione anche sotto i 18 anni o 16, come nel caso di Pfizer”.

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Erano quelli i giorni in cui proprio per Pfizer, che aveva annunciato l’efficacia del suo siero sugli under 15 si era deciso di allargare il range temporale fra prima e seconda dose, e in tema di vaccinazione agli adolescenti era arrivata anche la sponda istituzionale del sottosegretario alla Salute Andrea Costa: “La scuola in presenza a settembre è il nostro obiettivo. Non possiamo più permettere che i nostri ragazzi non vadano a scuola perché in tanti casi non significa solo istruzione ma anche inclusione sociale e dare risposte a tante famiglie”.