Martina Marraro Periodo nero per la showgirl Lory del Santo. La donna sta vivendo un dolore immenso: quello della morte di un figlio, il secondo per giunta. Loren Del Santo è morto suicida, poichè non riusciva a convivere con una malattia cerebrale. Il ragazzo non era mai stato riconosciuto dal padre e portava ancora il cognome della mamma, ancora sconvolta. Non solo lei: anche l’altro figlio Devin è incredulo.
Devin voleva seguire Loren
Devin è nato nel 1992 dalla love story che Lory ha avuto con il produttore cinematografico Silvio Sardi. La donna ha affrontato le telecamere e dopo la tragedia si è raccontata a Verissimo, la trasmissione contenitore del sabato pomeriggio di Canale 5. In un’intervista a Silvia Toffanin ha rilasciato dichiarazioni estremamente toccanti. Loren si è suicidato, perchè incapace di sostenere una malattia neurologica, l’anedonia. Il legame tra due fratelli è spesso molto forte, e quando Devin ha appreso la notizia è sprofondato nel dolore, riteneva infatti di essere la persona che più avesse amato Loren: i due vivevano insieme, condividevano e molto e c’era grande complicità tra di loro, come racconta la donna. “Devin non riesce a perdonarsi per ciò che è successo a Loren In queste settimane, pur soffrendo, mi sono data forza per lui che mi ha fatto capire che avrebbe voluto seguire suo fratello, raggiungerlo per tornare a stare insieme a lui”.
Solo negli Stati Uniti
Il giovane ragazzo è ora negli Stati Uniti perchè vuole affrontare il dolore da solo. E’ l‘ultimo dei figli rimasti alla showgirl, dopo la morte di Loren e del primo figlio, Conoro, morto nel 1991 e avuto dal musicista Eric Clapton. A tal proposito, Lory aggiunge: ” Devin mi ha raccontato che alcuni giorni prima del suicidio di Loren si erano promessi che avrebbero vissuto per sempre insieme. Adesso Devin è rimasto negli Stati Uniti, non vuole che io stia al suo fianco perché deve dimostrare a tutti che ce la può fare da solo. Al suo fianco c’è il suo migliore amico. So che adesso sta un po’ meglio. Io gli ho fatto capire che non dobbiamo raggiungere una persona che non c’è più perché questa vive sempre accanto a noi”
