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M5S, conferenza stampa di Conte: "Non mi presto a operazioni di facciata"

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Nel corso di una conferenza stampa l'ex premier Giuseppe Conte ha tratteggiato la sua opinione sul Movimento 5 stelle e sul suo futuro come politico.

L’ex premier Giuseppe Conte sta tenendo presso la Sala del Tempio di Adriano in Piazza di Pietra a Roma. Oggetto del punto con i giornalisti sono i rapporti con Grillo – con cui ieri ha avuto un fitto scambio di opinioni via telefono – e il suo futuro all’interno del M5s. Le distanze, secondo quanto emerso, continuerebbero ad esserci ma il dialogo sarebbe stato riaperto.

Conferenza stampa di Conte: “Inadeguata una mia investitura dall’alto”

Nel corso della conferenza stampa, l’ex premier ha raccontato di quando il 28 febbraio scorso fu protagonista di un vertice con Beppe Grillo in cui avrebbe dovuto essere discussa la sua possibile investitura a leader del Movimento 5 Stelle: “In quell’occasione rifiutai di entrare ritenendo che una mia investitura dall’alto, a freddo, fosse priva di una base di legittimazione solida e quindi inadeguata rispetto alle esigenze del Movimento”.

Conte ha poi aggiunto: “Vito Crimi si sta sobbarcando un faticoso impegno in questa fase transitoria. Si avverte la mancanza di una leadership solida. Il M5s appare lacerato da incomprensioni e ambiguità e in quell’incontro [del 28 febbraio ndr] fui molto sincero: chiarì che condividevo i valori pur ravvisando alcune criticità di fondo che ne limitano le potenzialità. Serve una linea politica chiara e un’organizzazione territoriale, di impronta più europeista.”.

“Per rilanciare il sogno occorre avere il coraggio di cambiare. Io non riesco a impegnarmi in un progetto in cui non credo. Non posso prendere una decisione solo con il cuore se poi la mia testa mi suggerisce che il percorso che stiamo facendo è sbagliato”, ha poi specificato l’ex premier nel parlare di un suo coinvolgimento nel futuro M5s: “Non mi presto a vecchie ambiguità, a un’operazione di facciata. Non sarò un prestanome”.

Conferenza stampa di Conte: le distanze con Grillo

Sul rapporto con il fondatore del Movimento Beppe Grillo, l’ex premier ha inoltre specificato: Ho avuto un fittissimo scambio di mail con Grillo, ho accolto un buon numero delle sue osservazioni. Le altre non possono accoglierle perché alterano questo disegno e creano confusione di ruoli e di funzioni”. Conte si è poi opposto a un’eventuale diarchia con lui e Grillo a capo del M5s e parlando del comico genovese ha dichiarato: “Gli riconosco il grande carisma, tocca a lui decidere se essere padre generoso che lascia crescere la sua creatura, o il padre padrone che ne contrasta emancipazione. Sarà sempre il garante”. Sulla modifica dello statuto Conte ha quindi annunciato di voler chiedere il voto degli iscritti.

La tensione tra i due è ancora altissima tanto che sono dovuti scendere in campo come mediatori il ministro degli Esteri Luigi Di Maio e il presidente della Camera Roberto Fico. Le ragioni dello scontro sono diverse e riguardano tanto i poteri del garante, che Conte vorrebbe ridimensionare, quanto la regola del doppio mandato che per Grillo rimane un punto fermo da cui non spostarsi. Ci sono poi le questioni relative all’indirizzo da dare alle scelte di politica estera, che da una parte il fondatore vorrebbe tenere per sé mentre l’avvocato pugliese vorrebbe accentrare nel ruolo del leader e quindi nelle sue mani.

Conferenza stampa di Conte: ieri la telefonata col fondatore

Intanto ieri Conte e Grillo si sono sentiti al telefono: sebbene la tensione sia ancora alta, secondo diversi parlamentari potrebbero esserci spiragli per la riapertura di un dialogo. Stando a quanto emerso il garante avrebbe rinunciato ad alcuni punti contesi con Conte come quelli relativi alla comunicazione e alle nomine che rimarrebbero in mano al nuovo capo politico. “Come farà ora Conte a dire di no?“, si sono chiesti alcuni pentastellati.

Chi ha sentito l’ex premier dopo la telefonata ha però riferito che continuano ad esserci distanze con il fondatore del Movimento e che i nodi principali non sarebbero stati ancora sciolti. “Si sta lavorando, il finale non è ancora scritto“, avrebbero fatto sapere.