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Manovra, Di Maio "Non vogliamo lo scontro con l'Ue"

Di Maio, pressione per la manovra

I mercati reagiscono male alle previsioni di spesa del governo. Il governo però fa quadrato: "Non temiamo i mercati"

“Ora parte il dialogo con l’Unione europea e con i grandi investitori privati e non abbiamo intenzione di andare allo scontro”. Lo ha detto il vicepremier, Luigi Di Maio, interpellato sulla reazione nervosa dei mercati (con lo spread che tocca quota 265 punti) alla decisione del governo di varare una manovra al 2,4% di deficit. Anche il ministro dell’Interno e leader della Lega, Mattero Salvini, è intervenuto sul tema: “è un passo verso la civiltà: i mercati se ne faranno una ragione”.

“Europa boccia il def? tiriamo avanti”

Salvini e Di Maio si spalleggiano. Il governo fa quadrato e pone l’accento sugli effetti positivi che la manovra espansiva potrebbe avere sull’economia italiana. “Nel 2,4% di deficit”, ha aggiunto Di Maio, “Ci sono anche 15 miliardi di investimenti, è il più grande piano d’investimenti mai fatto in Italia”. E se l’Europa bocciasse le misure contenute nel Def? “Noi tiriamo avanti. Lavoriamo per la crescita del Paese, per ridare fiducia, speranza, energia e lavoro”, afferma Salvini. Mentre il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, che si è sempre opposto a un deficit più alto dell’1,6%, non ha ancora fatto dichiarazioni.

La reazione dei mercati

I mercati hanno reagito subito all’apertura delle Borse. Lo spread, a metà mattinata, si è già impennato a quota 265 punti base, che aveva chiuso giovedì a quota 237. E l’indice FTSE MIB, quello raccoglie i principali titoli della borsa, perde quasi il 3% intorno alle 11 di mattina. Non è detto che non ci possa essere un riassestamento, ma il giudizio dei mercati, per il momento, pare essere molto negativo.