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Manovra governo, previsti 50 milioni per risarcire le vittime dei fallimenti bancari

Manovra Governo

La manovra governo prevede un fondo ristoro finanziario dotato per il biennio 2018-19 di ben 50 milioni con cui risarcire le vittime dei fallimenti bancari.

Manovra Governo: viene istituito un fondo per risarcire le vittime dei recenti fallimenti bancari. Il Fondo è dotato di una liquidità annua di 25 milioni di euro. Agirà per tutto il biennio 2018-2019 (50 totali contati sui due anni). Il risarcimento è stato presentato oggi alla Camera in Commissione Bilancio con un emendamento. I soldi andranno a tutti coloro che hanno subito un danno ai propri risparmi bancari e non sono stati indennizzati. Un danno ritenuto ingiusto e che ha violato la norma sull’obbligo della trasparenza prevista dal Testo Unico bancario. Il Mef, condotto dal ministro Pier Carlo Padoan, ha tempo 120 giorni per emanare il decreto attuativo che renderà operativa la norma oggi emessa.

I primi interessati dal provvedimento saranno i correntisti veneti travolti dallo scandalo della Popolare di Vicenza e Veneto Banca. A seguire anche le vittime della truffa di Banca Etruria e le vittime di altri scandali che hanno visto protagonista il nostro sistema bancario. Sistema bancario che sembra essere preda di una corruzione dilagante e di una collusione sconcertanti.

Manovra Governo

I tempi tecnici per l’approvazione del fondo, proposta oggi depositata alla Commissione, ci sono. Verrà stasera messo ai voti. Si spera che l’atto passi e diventi operativo (sempre secondo i tempi tecnici previsti dalla legge). Sarebbe un atto di grande responsabilità l’approvazione di questo fondo. Un segnale rincuorante per le persone che travolte dallo scandalo delle banche hanno per fior di risparmi e si sono ritrovare sul lastrico. Il fondo verrà gestito direttamente dal Ministero dell’Economia e della Finanza. Entro Aprile 2018 verranno stabilite le modalità d’uso e il funzionamento di questo strumento di tutela del cittadino. Una manovra fortemente voluta dal sottosegretario all’economia Pier Paolo Baretta, che si dice fiducioso sulle possibilità che l’emendamento passi. Un colpo che sicuramente darebbe un segnale positivo sulla fiducia dei cittadini verso il governo e il sistema bancario italiano.

Da dove arrivano i soldi

I fondi che finanzieranno questa manovra giungono da un tesoretto dormiente costituito da Giulio Tremonti quando era Ministro dell’Economia. Un vecchio fondo del 2006 istituito allora per risarcire le vittime della truffa dei bond argentini. 12 milioni giungeranno per il 2018. Altri 25 previsti invece per il 2019. Questi i numeri provenienti dal fondo dormiente. I restanti 13 (sempre previsti per il 2018) arriveranno invece da un’altra parte. Essi vengono dalla gestione del Fondo nazionale di garanzia.