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Renzi sulle banche: 'Pd vuole la verità. Paghi chi ha sbagliato'

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Renzi torna all'attacco sul caso Bankitalia: nel mirino questa volta il sistema di controlli delle banche, ritenuto non all'altezza. Il PD vuole la verità.

Il segretario del PD Matteo Renzi torna all’attacco sul caso banche. Adesso, dopo il rinnovo di Visco alla carica di Governatore della Banca d’Italia, Renzi assalta nuovamente il sistema di controllo delle banche. La critica è di non essere sempre stata all’altezza delle circostanze richieste. Sostiene il segretario PD la necessità di sapere tutta la verità sul caso banche. Chi ha sbagliato dovrà pagare, ha aggiunto. La necessità di un nuovo attacco nasce per lui dalla mancanza di chiarezza e credibilità del meccanismo di controllo. I dati su cui l’ex premier basa sono stati mostrati nell’audizione di ieri tra Bankitalia e Consob.

Nessuna testa per l’ex premier va salvata: i banchieri e i manager che hanno sbagliato devono pagare. Il PD è pronto a farsi paladino in questa battaglia: la verità è una necessità che il PD vuole. “Il nostro PD non ha scheletri nell’armadio: siamo talmente liberi che vogliamo la verità. Solo la verità.” Così scrive il segretario PD in un post sulla sua pagina ufficiale.

Renzi sul caso Banche

La necessità della verità viene dalla voglia di dimostrare ai cittadini di chi sia veramente la colpa sul caso delle banche. Punta il dito contro i banchieri, indicando come la colpa non sia sempre dei politici. La verità libererà la politica italiana dalla croce che gli attribuiscono i cittadini. Trovare i responsabili, ha detto Renzi, non è un atto di populismo, ma un atto di vera giustizia. Si è detto in ultimo fiducioso sul lavoro della commissione d’inchiesta sulle banche, lavoro che reputa utile a scoprire le falle del sistema. Il discorso messo sul post sulla pagina ufficiale di Facebook ha il compito di impedire possibili illazioni e collusioni. Un atto preventivo di lotta alle fake-news, che tanto inquinano la nostra politica. Una vicenda, quelle delle banche, che sta molto a cuore al PD.

Concordi con il segretario anche i compagni partito. Ottimo il suo piglio battagliero avrebbe detto qualcuno. l’Unica critica giunge dal Ministro della Giustizia Andrea Orlando. Pur essendo fondamentalmente d’accordo sulle falle presenti nel sistema di controllo, e sulle poche chiarezze dello stesso, non è potuto esimersi dal muovergli critica. Secondo il Ministro Orlando, pur essendo l’intervento giustificato dalle ombre sulla vicenda, il segretario PD avrebbe sbagliato i modi e i tempi in cui fare queste critiche. Infatti i tempi non sono più quelli giusti e avrebbe potuto usare magari parole meno dure contro Bankitalia e Consob. Il rischio temuto da Orlando è quello di uno strappo istituzionale.