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Nella mattinata di sabato 12 marzo 2022, l’imprenditore veneto Marco Zennaro è arrivato all’Aeroporto di Fiumicino con un volo che segna il suo ritorno in Italia, ma soprattutto la fine di un incubo durato quasi un anno.
Marco Zennaro è arrivato a Fiumicino: tutti i dettagli
Dopo essere stato trattenuto in Sudan per quasi un anno, Marco Zennaro è finalmente riuscito a tornare in Italia, l’aereo che l’ha riportato nel suo Paese è atterrato nella mattinata di sabato 12 marzo 2022 presso l’Aeroporto di Fiumicino.
L’imprenditore veneto è stato incarcerato in Sudan, dopo essere stato accusato di truffa per la vendita di una partita di trasformatori elettrici, che a dire di un distributore sudanese, non rispettavano gli standard necessari.
Le parole di Marco Zennaro sulla vicenda che l’ha coinvolto
Le prime parole pronunciate da Zennaro, dopo il suo arrivo a Fiumicino, sono state poche ma significative:
“Finito un incubo, finalmente a casa“.
Il padre di Zennaro ha finalmente tirato un sospiro di sollievo e ha rilasciato queste dichiarazioni, secondo quanto riportato da Adnkronos:
“Dopo 361 giorni finalmente l’incubo è finito. Ringrazio mio figlio per essere sopravvissuto a quei 75 terribili e infernali giorni di detenzione”.
Il viaggio di Marco Zennaro in Sudan e la sua incarcerazione
Zennaro torna dunque in Italia dopo ben 361 giorni, questo l’arco temporale che l’imprenditore ha dovuto trascorrere in Sudan, ossia nel Paese dove si era recato per risolvere i problemi legati alla vendita dei trasformatori elettrici.
Una volta arrivato in Sudan, Marco Zennaro era stato immediatamente incarcerato e privato del suo passaporto. Dopo aver pagato un riscatto di 400mila euro per ottenere la sua liberazione, la questione sembrava essersi conclusa con un lieto fine, ma così non è stato. L’imprenditore infatti è stato nuovamente fermato e portato in carcere, qui ha scontato 75 giorni di detenzione e poi è stato trasferito ai domiciliari.
Oggi, finalmente Marco è libero e adesso potrà riabracciare i suoi familiari e tutte le persone che in tutto questo tempo hanno lottato per ottenere la sua liberazione e il suo rientro in Italia. Fortunatamente si tratta di una vicenda che si è conclusa con un lieto fine.