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Marito avaro, per la Cassazione è reato di maltrattamento

Marito avaro, per la Cassazione è reato di maltrattamento

La donna era costretta a limitare la sua libertà, sotto obbligazione del marito, e queste imposizioni sono considerabili maltrattamento

L’ultima sentenza della Corte di Cassazione potrebbe essere impugnata in futuro da molti mariti e moglie nella speranza di punire un coniuge particolarmente avaro. Ma di cosa si parla? É presto detto. A Bologna, la Corte di Cassazione ha confermato la condanna per maltrattamenti a un marito colpevole di essere troppo tirchio, talmente tanto da rendere sua moglie profondamente infelice.

Condannato per maltrattamento perché tirchio, i dettagli

Secondo il processo e a quanto confermato dalla Cassazione, il marito in questione era talmente avaro e imponeva il suo regime di assoluto risparmio alla moglie in modalità così esasperate da diventare reo di maltrattamento. Qualche esempio? Decideva lui quando la moglie poteva fare acquisti e dove, ammetteva in casa solo prodotti comprati in offerta, potevano essere utilizzati un solo piatto e una sola posata in tavola. E ancora, erano contati gli strappi di carta igiena da utilizzare, l’acqua della doccia (che, neanche a dirlo, erano contate e controllate) andava riutilizzata.

Condannato per maltrattamento, le testimonianze

A dare man forte alla donna anche altre testimonianze, arrivate dalle amiche e dal padre della vittima, che secondo chi le sta vicino potrebbe anche di soffrire di disturbo post traumatico da stress causato dalle limitazioni e dalle imposizioni del coniuge. Sempre secondo la corte, è lecito assumere uno stile di vita improntato al risparmio, ma non deve essere in nessun modo un’imposizione.