Angela Corbo Argomenti trattati
L’uomo più ricercato d’Italia, Massimiliano Sestito è un pericoloso killer. Il criminale, condannato all’ergastolo è evaso dalla casa del padre in cui stava scontando gli arresti domiciliari. Il 52enne è scappato nella notte tra il 30 e il 31 gennaio dopo aver rotto il braccialetto elettrico.
La prima fuga di Massimiliano Sestito
Il killer aveva già tentato la fuga nel 2013 riuscendoci, quando si trovava in regime di semi libertà. L’uomo allora stava scontando la pena nel carcere di Rebibbia per aver ucciso Vincenzo Femia boss della Cosca di San Luca.
Faida tra ‘ndrine
Gli inquirenti inquadrarono l’omicidio del boss nella faida tra ‘ndrine per il controllo del traffico di droga. Massimiliano Sestito appartiene, infatti, alla Cosca Iezzo Chiefari Procopio del catanzarese.
Il 52enne aveva commesso un altro omicidio nel 1991 in cui aveva ucciso l’Appuntato dei Carabinieri Renato Lio a Soverato. L’omicida era stato condannato, per tale crimine, all’ergastolo che fu poi ridotto a 30 anni.
Trasferimento nel carcere di Terni
Il killer era stato trasferito da Rebibbia al carcere di Terni per la condanna del 2013. Il suo processo ha avuto 9 gradi di giudizio tra cui due rinvii della Cassazione, un’assoluzione e una nuova condanna all’ergastolo della Corte di Assise in appello di Roma.
Domiciliari per Massimiliano Sestito
Il 3 febbraio sarà emesso un nuovo verdetto della Cassazione. Lo scorso giugno la Corte d’Appello aveva accolto l’istanza della Procura Generale di detenzione ai domiciliari, ma prima di ricevere il braccialetto sono passati 6 mesi. Per questo Sestito ha iniziato a scontare la sua pena ai domiciliari soltanto dal 12 gennaio.
Dopo 3 settimane il killer ha rotto il braccialetto elettronico ed è scappato. Ai suoi legali aveva detto di essere senza soldi e di non poter sostenere le spese. Tuttavia il criminale gode di una rete di coperture criminali di alto livello.
