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Massimo Ceccherini racconta il suo periodo buio: "Mia moglie mi ha salvato dall'alcol"

Massimo Ceccherini

Massimo Ceccherini ha parlato del suo periodo buio, di come si è mangiato tutti i soldi e di come la moglie lo ha salvato dall'alcol.

Massimo Ceccherini, attore diventato famoso per diversi film in compagnia di Leonardo Pieraccioni, ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera, parlando della sua vita tormentata, dei problemi con l’alcol e del grande aiuto della moglie Elena.

Massimo Ceccherini racconta il suo periodo buio: “Mia moglie mi ha salvato dall’alcol”

Massimo Ceccherini, attore diventato famoso per i film con Leonardo Pieraccioni, ha raccontato al Corriere della Sera la sua vita tormentata, fatta di dipendenze e di momenti bui, da cui è uscito grazie alla moglie Elena. “Quando mi ubriacavo era impossibile tenermi. Lei mi picchiava e fermava la bestia dentro di me. Picchia oggi picchia domani, il colpo di fulmine lo ebbi una notte. Ora ha cambiato lavoro all’ospedale di Prato, ma all’epoca la vedevo al mattino che si preparava indossando la divisa, dietro c’era scritto misericordia. E mi sono detto: Dio è arrivato. Ho avvertito la sua presenza. Devi essere pronto ad agguantare l’aiuto” ha raccontato Ceccherini, spiegando di aver bisogno di sua moglie per tenere a bada “la bestia“. Oltre ad Elena, lo ha aiutato tanto anche il suo cane Lucio.

Facevo cabaret da giovanissimo con Alessandro Paci. Leo mi chiamò per un filmino amatoriale, io ero il santone che pregava in mezzo a un campo arato, lui mi guardava e ridevamo sotto un sole che picchiava. Rifacemmo quella scena trenta volte, presi l’insolazione. E’ sempre andata così. Mi richiamò per I laureati , per andare al provino non avevo nemmeno i soldi per il taxi, me li diede mio padre. Poi arrivò Il ciclone, nessuno di noi immaginava che successo sarebbe stato. C’erano le ballerine protagoniste, ma io ero fidanzato e non potei fare niente” ha raccontato l’attore, parlando della sua amicizia con Leonardo Pieraccioni, che gli è sempre stato accanto.

Massimo Ceccherini: “La rabbia è la cosa che mi tiene vivo”

Ho debuttato a 25 anni, ho girato una cinquantina di film. Mi sono sempre mangiato tutti i soldi guadagnati. Ebbi un momento difficile all’Isola dei famosi, volevo vivere un’avventura sperduto nell’isolotto a pescare, la mia passione, anche se non mi ci vedevo lì. Avevo buone possibilità di vincere ma la vittoria non fa parte di me. Mi scappò la bestemmia che rovinò tutto e mi cacciarono” ha raccontato Massimo Ceccherini, sottolineando che si vergognò molto in quell’occasione. “Sai chi mi confortò? Roberto Benigni. Mi disse che con la bestemmia ero più vicino a Dio. Mica ce l’hai con l’Onnipotente. Dio non lo pigli in giro, lui lo sa che lo ami ugualmente” ha sottolineato, per poi raccontare di avere avuto un passato da Testimone di Geova.

Massimo Ceccherini ha parlato anche della morte. “A casa seguo i film, mi piace leggere il cast, vado a vedere se gli attori sono morti. Sono molto attratto dalla morte. Ho 57 anni, sono vecchio. Quando morirò dovrò litigare con Pieraccioni, quella scena del Ciclone con la bara aperta, dove voglio morire se non mi porto a letto nemmeno una ballerina, mi ha marchiato a vita. Per colpa sua mi farò cremare” ha dichiarato l’attore. “La rabbia è la cosa che mi tiene vivo” ha aggiunto, raccontando che da piccolo gli piaceva rubare nei supermercati. “Quando nei furti stavo facendo il salto, incoraggiato da quelli più grandi di me, mi sono fermato. Ero davanti a un appartamento vuoto, qualcuno da lassù, ovvero Dio, mi fermò. Così ridiscesi le scale e me ne andai” ha concluso.