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Migranti, a Catania sentenza contro il dl del Governo: no ai trattenimenti

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No al trattenimento di sei migranti tunisini dal giudice di Catania: ecco il perché della decisione

Dopo il giudice Apostolico, a Catania un’altra sentenza sconfessa il decreto legge del Governo: non convalidato il trattenimento dei migranti.

Migranti, Catania: sconfessato il dl del Governo

Per la seconda volta in poche settimane, il tribunale di Catania non ha convalidato il trattenimento di alcuni migranti – in questo caso di sei profughi a Pozzallo – disposto dal questore di Ragusa. Il provvedimento è stato adottato dal giudice Rosario Cupri.

Una sentenza analoga era stata professata dalla collega Iolanda Apostolico, che il 29 settembre ha rigettato la richiesta nei confronti di quattro tunisini nel centro di accoglienza, sconfessando di fatto il decreto del governo.

Le motivazioni della sentenza emessa

Nel caso specifico, per avvalorare la propria decisione, il giudice Cupri ha voluto ricordare una decisione passata emessa della Corte di giustizia dell’Ue:

«Il trattenimento di un richiedente protezione internazionale costituisce una misura coercitiva che priva tale richiedente della sua libertà di circolazione e lo isola dal resto della popolazione, imponendogli di soggiornare in modo permanente in un perimetro circoscritto e ristretto. Ne discende che il trattenimento, costituendo una misura di privazione della libertà personale, è legittimamente realizzabile soltanto in presenza delle condizioni giustificative previste dalla legge».

Queste le motivazioni, alle quali ha aggiunto una disposizione della Corte di Cassazione, la quale specifica che «la normativa interna incompatibile con quella dell’Unione va disapplicata dal giudice nazionale».