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Migranti: Lampedusa al collasso, più di 6mila persone nell’hotspot

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Lampedusa è al collasso, nell’hotspot sono presenti 7mila migranti, 5mila saranno trasferiti entro 36 ore

Al porto di Lampedusa ci sono stati momenti di alta tensione, quando centinaia di migranti e rifugiati, recentemente sbarcati, hanno chiesto di poter lasciare l’isola. L’hotspot è ormai al collasso.

Lampedusa al collasso, quasi 7mila migranti nell’hotspot

In base ai dati raccolti, oggi nell’hotspot di Lampedusa erano presenti oltre 6.700, fra migranti e rifugiati. Si tratta di un numero che supera la stessa popolazione dell’isola, pari a circa 6.000 abitanti. Si parla già di un’ondata di arrivi senza precedenti. La maggior parte dei nuovi sbarchi si trovava nell’hotspot di Contrada Imbriacola, con gruppi più piccoli che sono stati disseminati in varie parti dell’isola, compreso il molo. Nella giornata di oggi 720 persone sono state trasferite a Porto Empedocle, a bordo del traghetto di linea Galaxy, mentre 180 su un volo noleggiato dall’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM). Altre 750 persone dovrebbero lasciare l’isola a breve.

Alta tensione al porto

Molti dei migranti che si trovavano nell’hotspot hanno chiesto di poter lasciare il molo Favaloro. La tensione è velocemente cresciuta, tanto che è dovuta intervenire anche la Guardia di Finanza. Gli agenti hanno cercato di contenere la folla, effettuando una carica di alleggerimento sui migranti che tentavano di sfondare il cordone. Il centro siciliano è al collasso. In poche ore sono sbarcate più di 1.300 persone. La Prefettura di Agrigento, coadiuvata dal Viminale, è al lavoro per incrementare i trasferimenti e alleggerire la pressione sull’hotspot.

Numeri senza precedenti

Si tratta di una delle più grandi migrazioni di sempre, che sta portando l’isola al tracollo. Le temperature, ancora alte, non aiutano a contenere le proteste. A questo si aggiunge il problema dell’acqua, che arriva dalla terraferma. Al momento non sono sufficienti neanche le scorte della Corte Rossa. Ci si trova, infatti, a dover soddisfare i bisogni primari di troppe persone contemporaneamente. Emblematiche le parole di Don Carmelo Rizzo, parroco di Lampedusa, che definisce la situazione “tragica, drammatica, apocalittica”.