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I Millennials sono destinati ad essere poveri. Lo studio

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Vediamo i motivi per cui la generazione dei millennials sarà più povera della generazione precedente.

Prima di entrare nel merito della questione definiamo, per chi non lo dovesse sapere, chi sono i millennials. Essi sono tutti i nati tra l’inizio degli anni 80 e il 2000. Secondo statistiche dell’US Census Bureau, i millennials sono la generazione più numerosa d’America, ammontano infatti a 75,4 milioni di persone. Perché è ritenuto che questa generazione sarà più povera della precedente?

Il problema dei neet

I millennials sono tutti colori che sono nati tra gli anni 80 e gli anni del 2000. Statistiche riportano delle notizie poco confortanti riguardo la loro situazione futura. Si pensa infatti che nel giro di trent’anni ci saranno circa 6 milioni di poveri in più. Questo sembra essere il destino di molti lavoratori italiani entro il 2050. La maggior parte di coloro che fanno parte dei 5,7 milioni di futuri poveri si pensa siano i neet che tuttora hanno tra i 18 e i 35 anni. I neet sono coloro che hanno abbandonato l’idea di formazione e di una prospettiva di lavoro. In gergo i neet sono identificati come i lavoratori scoraggiati, aumentati del 8.6% in soli 10 anni. I neet sono circa 3 milioni a cui si aggiungono 2.7 milioni di lavoratori poveri e lavoratori incatenati. Queste due categorie sono quei lavoratori che non riescono ad uscire da condizioni di povertà.

Calo delle future pensioni italiane

Per quanto riguarda le pensioni si ritiene che chi vi accederà tra circa 30 anni potrà godere solo del 70% dell’ultima retribuzione. Sono dati che colpiscono in quanto al giorno d’oggi la media pagata delle pensioni è di circa l’80% dell’ultima busta paga. Si parla di uno spread di circa il 10% in soli 30 anni, sintomo anche di un paese, l’Italia, non in condizioni ottimali. Il nostro debito pubblico infatti si attesta sui circa due mila miliardi di dollari. Nel caso in cui lo stato non riesca più a pagare le pensioni allora si rischierà un fallimento statale. Tale situazione è facilmente riscontrabile controllando il tasso di rendimento dei titoli di stato italiani e confrontandoli con i rendimenti dei Bund tedeschi.

Generazioni a confronto

Dal primo dopo guerra fino ai primi anni 2000 si sono susseguite tre diverse generazioni. I primi sono stati i baby boomers (1946-1965), essi hanno contribuito ad un aumento demografico degli Stati Uniti d’America. A loro sono seguite le persone nate tra il ’66 e l’80 appartenenti alla generazione X. Rispetto ai loro antenati hanno avuto un aumento del reddito di circa il 30%. Ciò fu reso possibile grazie alla ripresa economica che si è solidificata a 20 anni dalla fine della seconda guerra mondiale. I millennials, terza generazione in esame, subiranno una diminuzione dei loro reddito a cui sarà collegata una diminuzione di aspettative per il futuro.

Millennials

Il calo sembra essere del 17% per quanto riguarda il nostro paese, l’Italia. Le indagini sono state fatte anche in altri stati d’Europa come Francia, Danimarca, Germania, Grecia e altri. Sebbene i millennials sembrino essere più poveri ovunque l’Italia è la prima come tendenza negativa.
Ad una ricchezza inferiore del 17% si aggiunge una disoccupazione giovanile allarmante. Sebbene il tasso dei non occupati sia molto alto, nel primo mese del 2018 ha fatto registrare una percentuale più basso da Gennaio 2012, pari a 32.7%.

Ciò che preoccupa di più gli analisti è che i trentenni, quindi i millennials, rappresentano il sostegno dell’economia. Se si è vulnerabili economicamente a 30 anni si rischia di non uscire più da una situazione di povertà. L’economia si basa molto sul consumo dei trentenni, essi infatti sono coloro che, in media, sostengono molte spese legate ad una costruzione del proprio futuro. Se mancano le risorse economiche affinché possano diventare indipendenti, ci saranno sempre meno consumi in determinati settori che rischiano di crollare.

Caratteristiche millennials

I millennials sono la generazione i cui componenti hanno un’età compresa tra i 15 e i 35 anni. Il loro tratto distintivo rispetto alle generazioni passate riguarda la confidenza con la tecnologia. Essi infatti raggiungeranno l’età adulta avendo già dimestichezza con tutto ciò che è tecnologico. Le generazioni precedenti invece si sono dovute adattare a questo cambiamento modificando le loro abitudini. Si deve anche considerare la forte presenza di internet nelle loro vite.

Vengono identificati con il nome di Generazione Y, termine che apparve per la prima volta nel 1993 sulla rivista Ad Age. Si pensa che tale generazione rispetto alle precedenti sia più tollerante rispetto ai propri avi. I membri sembrano avere dei tratti più liberali rispetto al passato. Questo fenomeno è dovuto ad una perdita di “severità” nei confronti di tutto ciò che è diverso rispetto ai propri ideali.