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Morte Tina Turner, la storia e gli aneddoti sulla diva del rock

Morte Tina Turner

Tina Turner è scomparsa lasciando per sempre un vuoto nella musica. Scopriamo alcuni aneddoti sulla sua vita.

Tina Turner è stata senza ombra di dubbio una delle voci più belle e importanti della storia della musica rock. Questa grande interprete ha lasciato un vuoto che sarà impossibile colmare. Solo per citare alcuni titoli: “The Best”, “We don’t need another Hero”, “Goldenye” e naturalmente l’indimenticabile featuring con Eros Ramazzotti, “Cose della vita”.

Eppure, in molti non sanno che la sua vita è stata scandita anche da momenti molto difficili come la carriera da solista che era partita a rilento, passando per la recente scomparsa del figlio Ronnie, avvenuta il 9 dicembre 2022 a 62 anni.

Morte Tina Turner, gli esordi e l’inizio della carriera solista

Tina Turner è nata il 26 novembre 1939 con il nome di Anna Mae Bullock a Brownsville, nel Tennessee. Il padre era un pastore e sarà proprio grazie al coro della chiesa della sua città che la giovane muoverà i primi passi nella musica dimostrando di essere davvero un talento precoce. Nel 1956 i genitori si separano: a seguito di ciò si trasferirà a St. Louis. Qui farà la conoscenza di Ike Turner dal quale prenderà il cognome e che nel 1960 diventerà suo marito.

Il successo del duo Ike & Tina Turner raggiunto tra gli anni ’60 e ’70 sarà travolgente, ma nel 1978 tutto finirà definitivamente con il divorzio della coppia. La carriera di Tina è però solo all’inizio: già nella seconda metà degli anni ’70, tra il 1974 e il 1979 pubblicherà per la United Artists ben quattro album, ma la svolta avverrà all’inizio degli anni ’80 quando Tina instaurerà un fortunato sodalizio con Roger Davies che era stato anche il manager di Olivia Newton-John. Con i B.E.F. (British Electric Foundation) inciderà nel 1982 Ball of confusion, che riscuoterà un certo successo, sopratutto nelle discoteche europee. Il video sarà inoltre tra i primi di una donna afroamericana ad essere trasmesso su MTV. Nel 1984 Private Dancer la consacrerà definitivamente come regina del rock: l’album venderà oltre venti milioni di copie senza contare che “What’s Love Got to Do with It” salirà in cima alla Billboard Hot 100 USA. Nel 1989 inciderà “The Best”, cover del brano interpretato originariamente da Bonnie Tyler, mentre tra la metà degli anni ’90 e l’inizio degli anni 2000 metterà a segno altri successi come “Goldenye” (1995), brano d’apertura dell’omonimo capitolo della serie di film di 007, “Cose della vita” (1997) in coppia con Eros Ramazzotti e “Teach me again” (2006) con un’altra voce italiana, Elisa.

Gli ultimi anni

Nel 2008 Tina Turner ha celebrato i 50 anni di carriera con il “Tina 50th Anniversary tour”, mentre in anni più recenti, Tina ha lavorato ad un musical basato sulla sua vita dal titolo “Tina” che è andato in scena per la prima volta a Londra, nel 2018, mentre l’anno successivo è approdato a Broadway. Nel 2013 è convolata a nozze con il compagno Erwin Bach, infine a luglio 2020 ha raggiunto un altro traguardo: con Kygo ha inciso il remix di What’s Love Got to Do with It che l’ha portata ad essere l’unica artista nel Regno Unito ad essere entrata nella top 40 per ben sette decenni consecutivi.

La morte del figlio Ronnie

La vita di Tina Turner, negli ultimi anni, è stata segnata da due drammatiche scomparse: nel 2018 Craig Raymond Turner, il primogenito che la cantante aveva avuto a soli 18 anni dalla relazione con Raymond Hill, si è tolto la vita alla prematura età di 59 anni. Quattro anni dopo, nel 2022 lo seguirà anche il secondogenito della cantante, Ronnie che è morto a 62 anni dopo essere stato colpito da una malattia. Tina era anche madre di Ike jr. e Michael, questi ultimi adottati perché nati da una precedente relazione di Ike Turner.