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Morto Jason Kelk, il paziente long covid contagiato a marzo 2020

Jason Kelk

Morto Jason Kelk, il paziente long covid contagiato a marzo 2020. L'annuncio di sua moglie Sue: "Si è spento serenamente, aveva perso fiducia in se stesso"

È Morto Jason Kelk, il 49enne paziente long covid contagiato a marzo 2020 che era stato ricoverato per 12 mesi in terapia intensiva a Leeds, nel Regno Unito. Definito un po’ cinicamente “l’uomo dei record” Kelk ha semplicemente deciso di smettere ogni cura ed è spirato nel reparto di hospice vicino a quello che lo ospitava da un anno, dal marzo 2020, presso il St James’ Hospital

Morto Jason Kelk, il paziente long covid: l’annuncio della moglie Sue

A dare l’annuncio sulla sua pagina Facebook è stata la moglie di Jason, Sue: “È con il cuore molto pesante che devo condividere la triste notizia che Jason è morto in serenità a St Gemma’s alle 12:40”. Sue ha voluto sottolineare quanto suo marito sia stato “coraggioso, perché non voleva più vivere così. Era la mia anima gemella. Eravamo facce opposte della stessa medaglia, diverse ma unite insieme“. 

Morto Jason Kelk, il paziente long covid: la progressiva resa

L’ultima “battuta di arresto” Jason l’aveva avuta soltanto 24 ore prima della sua morte, come la stessa Sue aveva piegato agli amici sui social con il suo consueto aggiornamento sulle condizioni del marito. E la donna si era detta preoccupata proprio per quel dato parallelo al decorso inspiegabilmente lungo della sua malattia, quel dato che diceva che Jason si stava arrendendo nell’animo oltre che nel corpo. Anzi, come aveva spiegato Sue ai media, “non credeva più in se stesso”. 

Morto Jason Kelk, il paziente long covid: la speranza e la disillusione

A marzo c’era stato un barlume di speranza, quando cioè Jason aveva dismesso il respiratore per qualche giorno sia pur nel contesto di una situazione seriamente compromessa soprattutto a livello ematico e renale; tuttavia l’illusione era durata poco e le condizioni dell’uomo erano peggiorate di nuovo. Jason Kelk era ricoverato con i sintomi gravi del covid dal 31 marzo del 2020, motivo per cui i media britannici lo avevano iniziato a definire come “il paziente britannico con la più lunga infezione Covid-19 in assoluto”. 

Morto Jason Kelk, il paziente affetto da long covid, che colpisce il 10% dei malati

Si era ricoverato per il diabete e per conati di vomito continui ed aveva scoperto di essere positivo al coronavirus. Studi recenti sul “Long Covid” individuano nei suoi sintomi dispnea, nebbia cerebrale e dolori muscolari. Attenzione, c’è una precisa differenza fra il persistere dei sintomi del covid “convenzionale” dopo la negativizzazione e quelli associati al long covid. Il LC pare colpisca circa il 10% dei malati di coronavirus.