> > MotoGP, Jerez: Valentino Rossi punta alla vittoria numero 500 per la Yamaha

MotoGP, Jerez: Valentino Rossi punta alla vittoria numero 500 per la Yamaha

MotoGP, Jerez: Valentino Rossi punta alla vittoria numero 500 per la Yamaha

Quello di Jerez è il Gran Premio numero 3.000 dall'esordio del motomondiale, nel 1949. E per Valentino e la sua Yamaha, è tempo di numeri.

Quello di Jerez è il Gran Premio numero 3.000, contando a partire dall’esordio del motomondiale, nel 1949. Valentino, pur scherzandoci su, dichiara di essere intenzionato ad aggiudicarsi, proprio nel circuito spagnolo, la vittoria numero 500 della Yamaha. “Io non ho corso tutti e 3.000 Gran Premi…ma quasi. Non voglio affermare che è proprio da Jerez che inizia il Campionato, ma vengo da 3 ottimi risultati. Un dettaglio che non posso certo ignorare. Il tracciato mi piace, ci sono cresciuto da ragazzino con la Aprilia. Quando si esce dalla curva 8 e si vede tutto il pubblico schierato è un’enorme motivazione. Inutile dire che cercherò di dare il massimo e di fare una bella gara”.

Viñales: “Sarò più veloce”

Pare che la caduta in Texas non abbia per nulla inciso sul morale di Viñales. “Ad Austin, avrei dovuto lottare con Marc per la vittoria, ma ho commesso un errore fatale e l’ho pagato. Abbiamo fatto alcuni test a Le Mans e mi sento fiducioso. Sono migliorato molto. Ma l’importante, per me, è riuscire ad essere veloce. E anche furbo. Ho bisogno di più punti possibile”.

Maquez: la lotta per il podio

Negli Usa, la vittoria era andata a Marquez: “Finalmente”, ribadisce il Campione del mondo in carica. “Nelle prove che avevano fatto qui, a gennaio, ero andato bene. Purtroppo, a Jerez, molto dipenderà dalla temperatura e dalle gomme. Di sicuro lotteremo coi denti per il podio. Le piste europee sono un po’ più strette e, talvolta, più corte. Ecco perché è importante trovare un buon assetto da sfruttare anche per il futuro. Non mi trovo ancora bene con la Honda. Ciò nonostante, vado veloce”.

Buon compleanno, Lorenzo!

“Si dice che 30 anni siano i nuovi 20”, scherza Lorenzo. Poi prosegue, più serio: “Le cose non sono proprio iniziate come credevo. Ho capito che la Ducati è una moto molto difficile, anche se speciale. Poco per volta, pero, stiamo arrivando a comprenderla meglio”. Peccato, pero, che la Rossa, nelle prime 3 gare, sia andata maluccio. “Forse non è la moto più adatta a me. Ma sto lavorando moltissimo e farò tutto ciò che mi sarà possibile per renderla competitiva. Non è facile, certo. Ma sono contento di essere parte di un team che mi sostiene”.

Dovizioso, un ombra nel suo sguardo

“Abbiamo perso velocità, nelle scorse gare – dichiara – E ora, dovremo confrontarci con curve lente e lunghissime, non certo la situazione ideale per le Ducati. Però quello di Jerez sarà un tracciato importante per comprendere qual è la reale competitività della nostra moto, visto che, in questi ultimi anni, abbiamo faticato. Però montiamo delle gomme migliori del passato. Forse. In realtà, è ancora tutto da confermare. Ciò nonostante, ci aspettavamo molto di più in termini di velocità. Con quelle due “alette”, si fa più fatica del previsto. In questi ultimi due anni, non siamo riusciti a fare proprio quel passo in più che ci avrebbe permesso di essere competitivi per il titolo”.

I numeri del circuito di Jerez

Il circuito di Jerez è lungo 4,4 Km e ha un rettilineo di 607 metto con 13 curve (5 a sinistra e 8 a destra). La gara si corre su 27 giri per una distanza totale di 119,4 Km.