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Migranti a bordo di una nave mercantile turca: la Procura di Napoli apre un'inchiesta e smentisce Crosetto

Migranti

Non c'è stato alcun sequestro, contrariamente a quanto dichiarato dal ministro della Difesa. Lo ha riferito la Procura di Napoli.

In merito alla scoperta di quindici migranti a bordo di una nave mercantile turca, la Procura di Napoli ha aperto un’inchiesta per associazione a delinquere finalizzata all’immigrazione clandestina. I soggetti trovati a bordo della nave sono persone di provenienza siriana, afghana e irachena. Nell’ambito dell’inchiesta, le autorità hanno smentito le parole del ministro Guido Crosetto, asserendo che non ci sia stato alcun sequestro da parte dei migranti che si nascondevano sull’imbarcazione.

I primi risvolti delle indagini

I migranti viaggiavano nascosti nel cassone di uno dei tir trasportati sulla nave Galata Seaways, partita dal porto turco di Topcular il 7 giugno e diretta in Francia. Al contrario delle informazioni diffuse venerdì 9 – giorno della scoperta – dal ministero della Difesa e dallo stesso Guido Crosetto, le prime indagini svolte dalla Procura partenopea permettono di escludere con buona certezza che le quindici persone a bordo dell’imbarcazione abbiano tentato di dirottarla in qualche modo o, addirittura, di sequestrare o aggredire il comandante e l’equipaggio.

Come sono stati scoperti?

Secondo le prime verifiche eseguite dalla procura e basate sulle testimonianze del comandante della nave turca, di alcuni membri dell’equipaggio e degli stessi migranti, questi ultimi sarebbero stati scoperti per aver effettuato un taglio sul telo del tir in cui si nascondevano per avere una presa d’aria. Per farlo hanno utilizzato due coltelli e un taglierino: tre dei migranti sono stati denunciati per possesso di armi. Non è noto al momento se tra di loro ci fossero anche donne e bambini.