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'Ndrangheta, arrestato in Uruguay il superlatitante Rocco Morabito

Rocco Morabito

Dopo 23 anni di superlatitanza è stato catturato in Uruguay Rocco Morabito, uno dei maggiori esponenti dell''Ndrangheta calabrese.

Dopo 23 anni di superlatitanza è stato catturato in Uruguay Rocco Morabito, uno dei maggiori esponenti della ‘Ndrangheta calabrese.

Uruguay, catturato il superlatitante Rocco Morabito: era in fuga da 23 anni

Rocco Morabito, uno dei maggiori esponenti della ‘Ndrangheta calabrese, è stato catturato in Uruguay dopo 23 anni di latitanza. Morabito era stato inserito sul sito della polizia nella lista dei cinque ricercati più pericolosi. Oltre a lui, nell’elenco sono presenti anche il capo di Cosa Nostra Matteo Messina Denaro, il camorrista Marco Di Lauro, Giovanni Motisi e Attilio Cubeddu.

Morabito compirà ad ottobre 51 anni ed è considerato come un esponente di spicco della cosca omonima che ha la propria base in provincia di Reggio Calabria, in particolar modo ad Africo nella Locride. L’uomo è accusato di associazione di tipo mafioso, associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e ad altri gravi reati. Dovrà scontare una pena definitiva pari a trenta anni di reclusione.

Ma le accuse rivolte a Morabito non sono finite qui. Sulla sua testa, infatti, pesa anche l’accusa di aver organizzato e gestito il traffico di cocaina proveniente dal Sudamerica fino a Milano.

La cattura e l’arresto del superlatitante Rocco Morabito: il racconto dell’operazione

A dare la notizia della cattura di Rocco Morabito è stato direttamente il Ministero dell’Interno di Montevideo attraverso un tweet pubblicato sul proprio profilo twitter ufficiale.

In particolar modo, gli agenti della polizia hanno arrestato il superlatitante in un hotel della capitale dell’Uruguay, a Montevideo. In seguito, subito dopo è stata anche effettuata una perquisizione nella casa in cui risulta abitasse Morabito. Nella lussuosa villa con piscina sono state sequestrate dodici carte di credito, assegni e denaro in contanti. Ma non solo. Anche tredici telefonini, armi e a una Mercedes.

La falsa identità

Per non farsi riconoscere e catturare, Rocco Morabito aveva assunto la falsa identità di Francesco Antonio Capeletto Souza, con tanto di passaporto brasiliano. Ma questo non è bastato per riuscire a sfuggire all’arresto.

Inoltre, sembra che il latitante vivesse in Uruguay da almeno una decina d’anni. Gli inquirenti sono riusciti ad arrivare a lui “dopo sei mesi di intense indagini”. Questo almeno è quanto viene fatto sapere direttamente da Montevideo.

Nell’operazione è stata arresta anche la moglie, una donna angolana di 54 anni ma con il passaporto portoghese. Inoltre, il governo locale ha già dichiarato che presto il boss mafioso sarà estradato presto in Italia.