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Negoziante uccisa in California per aver esposto una bandiera arcobaleno Lgbtq+

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La vittima, Laura Ann Carleton, aveva 66 anni ed era nota per il suo impegno civile nella difesa di tutti.

L’aver esposto una bandiera Lgbtq+, simbolo della difesa dei diritti, è costata la vita a Laura Ann Carleton. Ma la commerciante della California era nota nella sua comunità perché aiutava e difendeva sempre tutti. Un uomo le ha sparato dopo averla insultata e aver denigrato quel simbolo di pace e di apertura. Ma soprattutto ha soffocato il suo impegno civico e civile che la vedeva impegnata nella difesa di tutti i cittadini fragili e oppressi.

Laura Ann Carleton aiutava e difendeva tutti

Laura Ann Carleton aveva 66 anni. Gli amici la ricordano come una donna e commerciante che “aiutava e difendeva tutti“. Tutti, in particolare le minoranze oppresse come quelle della galassia Lgbtq+ e della comunità gay, alle quali l’altro giorno ha deciso di rivolgere un pensiero sentendosi al fianco nelle battaglie di civiltà. Per questo aveva scelto di esporre una bandiera arcobaleno Lgbtq+ all’interno del suo negozio di abbigliamento a Cedar Glen, sulle montagne di San Bernardino, nello Stato americano della California.

Insultata e uccisa per una bandiera Lgbtq+

Al negozio si è presentato un uomo; non un cliente qualunque. Secondo le ricostruzioni della polizia, l’assassino di Laura Ann “ha fatto diverse osservazioni denigratorie sulla bandiera arcobaleno”, con tanto di insulti e minacce a rimuovere il vessillo. Da qui si sarebbe accesa una discussione finita in un omicidio che ora indigna gli Stati Uniti.

Davanti alle rimostranze della donna, l’uomo ha tirato fuori una pistola e ha esploso un colpo contro la negoziante, uccidendola. L’assassino si è dato alla fuga ma, quando è stato intercettato ha ingaggiato uno scontro con gli agenti che gli hanno sparato, uccidendolo.