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Le nuove droghe sintetiche mandano al Pronto Soccorso 40.000 persone all'anno

Le nuove droghe sintetiche

Le nuove droghe sintetiche mandano all'Ospedale 40.000 persone all'anno: all'assunzione di stupefacenti, nel 6,8% dei casi, corrisponde la doppia diagnosi di disturbo mentale

Le nuove droghe sintetiche sono un grosso problema per la società, che deve essere arginato a beneficio della salute, in particolare quella della fascia più giovane della popolazione. L’allarme arriva dai Dipartimenti di Salute Mentale che segnalano l’aumento di disturbi associati al consumo di droghe e di sostanze stupefacenti. Secondo i dati pubblicati si parla di una stima di 40.000 persone all’anno che si recano al Pronto Soccorso per disturbi mentali associati all’assunzione di stupefacenti. Cannabis, cocaina, amfetamine provocano conseguenze sempre più drammatiche tra i giovani italiani: si stima, infatti, un incremento del 2% sulle dimissioni ospedaliere con doppia diagnosi che associa disturbi mentali all’uso di sostanze stupefacenti.

Le nuove droghe sintetiche: i numeri

Si parla di 40.000 casi all’anno di dimissioni con doppia diagnosi, con un aumento significativo nella fascia di età compresa tra i 15 e i 24 anni. Questo segmento di popolazione più giovane si affianca, infatti, a quello degli adulti di età tra i 25 e i 44 anni. L’allarme è lanciato dal Dipartimento di Salute Mentale che chiede aiuto e risorse per far fronte alla situazione di emergenza in cui versa il Paese. I numeri relativi ai casi di droghe sintetiche sono emersi nel corso del convegno, tenutosi a Roma lo scorso martedì, “Carta dei servizi dei pazienti nelle condizioni cliniche di comorbilità tra disturbi mentali e disturbi da uso di sostanze e addiction (doppia diagnosi)” organizzato dalla Società Italiana di Psichiatria, dalla Società di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza e dalla Federazione degli operatori dei Dipartimenti e dei Servizi delle Dipendenze.

Il 6,8% dei casi di doppia diagnosi sono riconducibili a persone che soffrono di alcolismo e tossicodipendenze. In contemporanea è stato presentato anche un sondaggio sui clienti di cinque club di Roma, da cui sono emersi dati sconcertanti. Su 273 persone tra i 18 e i 30 anni, il 78% ha dichiarato di aver fatto uso delle nuove droghe sintetiche, mentre l’89% ha confessato di aver fatto uso o di usufruire di cocaina. Le nuove droghe, che si stanno diffondendo in maniera sempre maggiore, non sono quelle tradizionali: spesso, inoltre, sono sconosciute alle Forze dell’Ordine e di difficile rilevazione. Vengono vendute in internet a prezzi stracciati, ma i loro effetti sono devastanti: cannabinoidi sintetici, catinoni, fenetilamine possono causare, specialmente nei più giovani, gravi alterazioni psicopatologiche.

Serve un intervento rapido

Al termine del convegno è intervenuto Claudio Mencacci, direttore del Dipartimento di Neuroscienze del Fatebenefratelli-Sacco di Milano che ha sottolineato l’importanza e la necessità di un intervento in tempi rapidi per evitare conseguenze peggiori. L’aumento dell’uso di sostanze stupefacenti, specie tra i giovani, è un dato allarmante e preoccupante che si ripercuote, oltre che sulla vita delle persone, anche sulla vita sociale. Fare uso di sostanze stupefacenti, come testimoniato nel convegno, porta all’istigazione al suicidio e alla realizzazione di comportamenti violenti, oltre che patologie fisiche e sociali gravi, come la disoccupazione, i divorzi e le separazioni e fenomeni riconducibili all’emarginazione e all’esclusione della vita sociale della persona drogata.