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Omicidio Elena Raluca Serban, ridotta la pena per il killer Gabriel Falloni: “Quadro di estrema solitudine”

Omicidio Elena Raluca Serban ridotta pena killer Gabriel Falloni

Ridotta la pena per Gabriel Falloni, responsabile dell’omicidio di Elena Raluca Serban. I giudici svelano le motivazioni della sentenza.

I giudici della Corte d’Assise d’Appello hanno pubblicato le motivazioni della sentenza con la quale hanno ridotto la pena inizialmente stabilita nei confronti di Gabriel Falloni, l’uomo che ha compiuto l’omicidio di Elena Raluca Serban.

Omicidio Elena Raluca Serban, ridotta la pena per il killer Gabriel Falloni: “Quadro di estrema solitudine”

“Gabriel Falloni non aveva amici, non aveva relazioni affettive, era in urto con la propria famiglia d’origine e incapace di intrattenere normali relazioni con gli altri”. È quanto scritto dai giudici della Corte d’Assise d’Appello nelle motivazioni della sentenza con la quale la pena per il 37enne di Sorso che il 17 aprile 2021 ha brutalmente assassinato Elena Raluca Serban è stata ridotta.

Per i magistrati, inoltre, si evince “solamente il quadro di estrema, desolante solitudine che pare averne accompagnato, se non l’intera esistenza, quando meno la fase adulta”.

Falloni ha ucciso la vittima all’interno del suo appartamento, preso in affitto ad Aosta circa un mese prima che si consumasse il delitto. L’uomo aveva fissato un appuntamento con Elena dopo aver trovato il suo numero su un sito di annunci per escort. Dopo essersi recato a casa della donna, tuttavia, le si è scagliato contro, aggredendola, strangolandola e tagliandole la gola.

Dopo aver compiuto l’omicidio, Falloni si è dato alla fuga, portando con sé circa 8.000 euro. La fuga è stata arrestata dai carabinieri ai quali ha confessato l’omicidio spiegando di aver reagito dopo essere stato vittima di una presa in giro per una disfunzione sessuale. Nonostante le parole del killer, i giudici hanno manifestato la convinzione che l’omicidio sarebbe stato perpetrato a scopo di rapina.

Il delitto e i precedenti per rapina

In primo grado, Falloni era stato condannato all’ergastolo. Successivamente, la pena era stata ridotta in appello a 24 anni, riconoscendo le attenuanti generiche in equivalenza rispetto alla circostanza aggravante della recidiva e di quella del nesso teleologico (omicidio finalizzato a poter compiere una rapina), che è stato confermato.

Sulla sentenza dell’atroce vicenda, i giudici di secondo grado hanno scritto che “la perizia disposta dalla Corte valdostana su istanza della difesa ha accertato che l’imputato soffre di un ‘Disturbo di personalità di tipo antisociale’. Proprio in quanto si è accertato che tutto ciò non ha e non ha avuto riflessi sulla sua capacità di intendere e di volere, più che andare alla ricerca delle sue colpe, appare conforme ad equità dargli rilievo mitigando il trattamento sanzionatorio”.

Infine, nello stabilire la condanna, la Corte d’assise d’appello di Torino ha “tenuto conto, in particolare, dell’efferatezza dell’omicidio, del fatto che la vittima fosse totalmente indifesa, dei gravi ed anche specifici precedenti dell’imputato”. Per i giudici “le rapine commesse ai danni di altre prostitute alcuni anni prima rivelano l’assenza di scrupoli e l’indole violenta dell’imputato, non certo una sua particolare abilità criminale”.