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I lavoratori che presentano un’invalidità pari o superiore all’80% e con almeno 20 anni di contributi maturati, possono accedere alla “pensione di vecchiaia anticipata”. Questo provvedimento, chiariscono gli esperti del portale ‘La legge per tutti’ “secondo quanto chiarito dalla Cassazione, non è un trattamento d’invalidità specifico, ma consiste in una deroga del requisito anagrafico previsto per la pensione di vecchiaia ordinaria ‘Fornero'”. Quali sono i requisiti e come può essere richiesta.
Pensione vecchiaia anticipata vecchiaia, i requisiti
I requisiti per accedere alla pensione di vecchiaia anticipata risultano leggermente rimodulati rispetto all’assegno di vecchiaia ordinario. In particolare – spiegano gli esperti – per chiedere l’assegno è necessario avere:
- 56 anni di età (donne) e 61 anni uomini. Se si è non vedenti l’età pensionabile scende ancora passando da 56 anni per gli uomini e 51 anni per le donne.
- Aver maturato 20 anni di contributi (15 anni per chi rientra nelle deroghe Amato)
- contribuzione al 31 dicembre 1995
- in possesso di invalidità pensionabile all’80%
- se dipendenti del settore privato necessaria iscrizione all’assicurazione obbligatoria dell’INPS o fondi sostitutivi.
Pensione vecchiaia anticipata vecchiaia, chi non può accedere
Non possono accedere all’assegno di vecchiaia anticipata – si legge ancora da “La Legge per tutti” – “i lavoratori autonomi o i dipendenti pubblici, a meno che non perfezionino il trattamento con la contribuzione accreditata presso il Fondo pensione lavoratori dipendenti o i fondi sostitutivi”.
Pensione vecchiaia anticipata vecchiaia, le indennità di accompagnato
Viene inoltre precisato che al fine di raggiungere la pensione di vecchiaia ordinaria, ma “non la pensione di vecchiaia anticipata per invalidità” è possibile fruire di indennità di accompagnamento alla pensione tra cui “l’assegno straordinario, l’isopensione o il contratto di espansione”.