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Pesci alieni nel Mar Mediterraneo: le specie a cui fare attenzione

Un esemplare di pesce scorpione

Sono dotati di tossine a volte micidiali e bagnanti e pescatori a volte non li riconoscono: ecco i quattro pesci alieni arrivati nel Mar Mediterraneo

Ci sono ormai pesci alieni, cioè non residenti abitali, nel Mar Mediterraneo, ecco le specie a cui fare attenzione. In particolare dal Canale di Suez sono entrati nel “Mare Nostrum” in quattro tipi di pesci molto pericolosi, lo sono perché sono velenosi e perché una interazione diretta con loro può provocare problemi di salute anche severi. Tecnicamente sono quattro specie invasive di origine tropicale che erano già state avvistate in passato. Per lo più sono state segnalate per la prima volta in Sicilia

Pesci alieni nel Mar Mediterraneo

E su quanto possano essere pericolose queste specie fa luce la campagna lanciata dall’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra). Nella campagna “Attenti a quei 4!” sono presenti “le specie coinvolte e la descrizione della loro pericolosità per l’essere umano”. Ad ogni modo le specie giunte attraverso il Canale di Suez sono quattro, almeno in termini di quelle considerate pericolose l’essere umano. Tutte e quattro sono dotate di tossine che possono causare effetti dolorosi. La campagna di sensibilizzazione dell’Ispra “Attenti a quei 4 – pesci alieni nostri mari conoscere e riconoscere” ha questo scopo: mettere in guardia bagnanti e pescatori “sulla pericolosità e la necessità di riconoscere le specie in questione”. 

Dallo “scorpione” fino al “coniglio”

Ecco quali sono le 4 specie da tenere sotto controllo: il pesce palla maculato – Lagocephalus sceleratus, che è stato segnalato per la prima volta in Italia nel 2013. Si può riconoscere dalle macchie scure sul dorso grigio-argenteo. Poi  il Pesce scorpione, Pterois miles, che è stato avvistato per prima volta in Italia nel 2016 è tra le specie più invasive al mondo, Ancora, il pesce coniglio scuro, Siganus luridus, segnalato per la prima volta in Italia nel 2003 ed infine il pesce coniglio striato,  Siganus rivulatus, segnalato per la prima volta nel 2015.