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Piano Mattei: ecco cosa prevede il decreto legge per l'Africa

Piano Mattei Africa

L'obiettivo del Piano Mattei: "Un nuovo partenariato tra Italia e Stati del Continente africano"

Il Piano Mattei è un decreto legge in sette articoli che istituisce un’apposita cabina di regia, presieduta dal presidente del Consiglio, e composta dal ministro degli Esteri, dagli altri ministri, dal presidente della Conferenza delle regioni e delle province autonome, da Cassa depositi e prestiti e Sace.

L’obiettivo del Piano Mattei

Il decreto legge dovrebbe approdare venerdì in Cdm. Tramite esso il governo vuole promuovere la collaborazione tra Italia e Stati del Continente africano. Una collaborazione che punta da una parte a “promuovere lo sviluppo economico e sociale” dell’Africa e dall’altra a “prevenire le cause profonde delle migrazioni irregolari” stando a quanto si legge nella bozza.

Il Piano guarda al “coordinamento” delle iniziative, oltreché pubbliche, “private, anche finanziate o garantite dallo Stato italiano, rivolte a Stati del Continente africano” e mira a inserirsi nella “più ampia strategia italiana di tutela e promozione della sicurezza nazionale in tutte le sue dimensioni, inclusa quella economica, energetica, climatica, alimentare e del contrasto ai flussi migratori irregolari.”

La durata

Il Piano Mattei avrà durata quadriennale, ma potrà essere aggiornato anche prima della sua scadenza.

Tra gli ambiti di intervento vengono delineati: “Cooperazione allo sviluppo, promozione delle esportazioni e degli investimenti, istruzione e formazione professionale, ricerca e innovazione, salute, agricoltura e sicurezza alimentare, approvvigionamento e sfruttamento sostenibile delle risorse naturali, incluse quelle idriche ed energetiche, tutela dell’ambiente e adattamento ai cambiamenti climatici, ammodernamento e potenziamento delle infrastrutture anche digitali, valorizzazione e sviluppo del partenariato energetico anche nell’ambito delle fonti rinnovabili, sostegno all’imprenditoria e in particolare a quella giovanile e femminile, promozione dell’occupazione, prevenzione e contrasto dell’immigrazione irregolare.”